sabato, Aprile 20, 2024

Eusebio Martinelli e la Gipsy Abarth Orkestar – Apolide: la recensione

Il secondo album di Eusebio Martinelli e della sua Gipsy Abarth Orkestar è un prodotto discografico abbastanza particolare. Perché oscilla tra momenti intensi, un po’malinconici, e sprazzi di festosità spensierata. Il titolo è quanto mai appropriato. Apolide. Senza legami di origine, senza una direzione precisa, sempre sulla strada. E nel viaggio c’è un po’ di tutto, dai gioiosi intermezzi della tromba di Eusebio Martinelli fino al violino zigano di Mario Sehtl e la voce malinconica della madre Amira Sehtl.

In Danze sulla polvere il violino di Mario Sehtl e la tromba di Eusebio Martinelli si alternano dando vita a un brano dal ritmo molto serrato. Il ritornello cantato è semplice ed orecchiabile. L’immagine è quella di musicisti e danzatori che si avvolgono nella polvere. È forse il pezzo più commercializzabile di tutto l’album. Grecale è un riuscito incontro tra musica balcanica e melodie mediterranee. E infatti il grecale è una direzione cardinale intermedia, il nord-est, ma è anche il vento che da lì spira verso le coste del Mediterraneo.

Le Cantine di San Giglio è ispirata al vino dell’Isola del Giglio, la “Cicala”. E alla festa delle cantine aperte. Sinfonia 5 sembra quasi il prodotto di una sessione di improvvisazione. Tromba, fisarmonica, violino, chitarra, percussioni, basso elettrico, sassofoni e darbuka. In un mix scoppiettante. Con l’orchestra che si alterna ai singoli strumenti. Il brano conclusivo, Gazpacho remix, è una rivisitazione da parte di Dj Tagadà del brano di punta del primo album della band.

Apolide è un album che unisce differenti tradizioni e strumenti musicali in un crogiolo che da vita a un lavoro discografico piuttosto originale. L’idea di base è quella di non porsi confini geografici e musicali. Alcuni pezzi sono interamente strumentali, Sinfonia 5 è sicuramente il più interessante. Altri come Grecale e Danze sulla polvere offrono ritornelli cantati molto radiofonici.

Eusebio Martinelli è nato nel 1976. Ha suonato con tantissimi artisti, tra cui Vinicio Capossela, Negramaro, Mauro Pagani e Roy Paci. Nel 2011 incide il primo album con la Gipsy Abarth Orkestar, dal titolo Gazpacho. Eusebio è un polistrumentista. Oltre a vari tipi di tromba suona anche il flicorno soprano, il bombardino, il trombone a coulisse, il basso tuba, il sousaphone, il didjeredoo e le conchiglie marine. Gli altri membri della band sono Michele Barbagli, Andrea Menabò, Sebastian “de la Estacion” (chitarre), Daniele Marzi e Igino Caselgrandi (batteria), Luigi Flocco e Stefano Lombardo (fisarmonica), Mario Sehtl (violino), Luca Cacciatore e Fabrizio Benevelli (sax), Gianluca Lione e Nicolò Fiori (basso e contrabbasso). Ognuno di loro viene da esperienze musicali diverse. Il loro incontro nella Gipsy Abarth Orkestar sembra ben riuscito.

 

Fausto Corvino
Fausto Corvino
Fausto Corvino nasce a Caserta, nel 1989, di primavera, nel secondo pomeriggio. Vive a Roma da 6 anni, quasi 7. Aggiorna con frequenza la lista dei luoghi preferiti. Scrive tanto, cose molto diverse tra loro. Spesso si meraviglia. E questo lo rassicura.

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