venerdì, Aprile 19, 2024

Nneka – My Fairy Tales: rabbia e passione nigeriana

La Nigeria ha un cuore dagli occhi grandi, dai capelli irsuti nell’esatto modo in cui ce li si potrebbe aspettare. Ha un cuore dalla voce felpata, dall’aorta possente che risuona al respiro delle percussioni, ha delle vene forti che pulsano di passione, rabbia e speranza e si irradiano nell’esile figura di Nneka.

Bellissima trentaquattrenne di origine nigeriana, Nneka è una musicista dal talento conturbante,  già reduce del benefico successo col brano del 2008 dal titolo Heartbeat torna quest’anno dando alle stampe il nuovo LP dal titolo My Fairy Tales. Chiuso un tour negli USA al fianco di NAS & Damien Marley, Nneka torna con un disco epurato dall’elettronica dai suoni più facile in favore di un reggae senza fronzoli ma completamente disponibile ad essere plasmato dalla sua voce e dalla sua interpretazione.

Nove tracce dove la caratteristiche tipiche della world music incontrano i ritmi in levare del reggae e dove la sensualità dei bassi fa da padrone. Dalla ventata estiva di Belive System passando dai tocchi Motown di Babylon e In Me sino all’emblema reggae di Local Champion, l’album si dimostra un manufatto di grande bellezza e molto coinvolgente. Ed è proprio vero che con My Fairy Tales Nneka pare aver ritrovato la verve, se non perduta, leggermente assopita.

Non solo pezzi da passaggi radiofonici, come My Love My Love da cui è stato tratto il primo video dell’album, ma soprattutto storie e squarci sulla bella quanto vituperata Africa di Nneka. Babylon descrive la cruda situazione dell’Africa occidentale, Local Champion apre una finestra su Warri, città natale della cantante mentre Pray For You si rivolge direttamente a Boko Haram trascendendo la rabbia e il dolore nei toni del persone.

C’è un cuore afrobeat gioioso e consapevole nella Nigeria e nell’Africa di Nneka, un cuore spirituale che trova conforto e una piccola porzione di salvezza nei ritmi caldi di My Fairy Tales.

Nneka – My Love, My Love: video ufficiale

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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