sabato, Aprile 20, 2024

Carol Kleyn – Takin’ the time (Drag City, 2012)

kleynForse non basta Cameron Crowe per documentare quanto erano rock ‘n’ roll gli anni Settanta in America, le mille storie di groupie e meteore e furgoni scassati stracolmi di strumenti. Alla Drag City Records, questo, lo sanno bene: l’ottima selezione di ristampe di piccole gemme include Carol Kleyn e la sua discografia. Anche se “discografia” è una parola che stona quando ci si appresta a conoscere la delicata, intensa storia di quest’arpista dalla voce eterea cresciuta nella grigia Seattle degli anni Sessanta e in seguito fuggita con il suo van (che doveva parcheggiare in collina, così lo riaccendeva spingendolo giù), i suoi strumenti e poco altro verso le terre dorate della California. Lì frequenta l’Università di Berkeley e l’amico Bobby Brown le regala un’arpa – la stessa arpa che suona in questo Takin’ The Time. In poco tempo si fa conoscere e amare come musicista di strada, suona e canta ad ogni occasione che le si presenta e comincia a girare al seguito di band e personaggi oggi storici: conosce la Allman Brothers Band, gli Eagles, suona con i Led Zeppelin e  si ritrova – com’è piccolo il mondo del rock ‘n roll – su aerei privati a conversare proprio con un giovane Cameron Crowe. Forse è il caso di rivedere Almost Famous e il personaggio di Penny Lane, che non suonava l’arpa in apertura agli Zeppelin ma che, per molti aspetti, somiglia tanto a Carol. Certo, il giovane Crowe ne avrà conosciute a bizzeffe di dolci biondine figlie dei fiori sui trasandati tourbus americani negli anni Settanta. Ma la biografia di Carol appassiona a tal punto da sembrare un film, e allora se hai visto Almost Famous e hai letto, visto e ascoltato relativamente tanto sugli anni più gloriosi del rock non puoi fare a meno di farti prendere da associazioni di idee di questo tipo.
Carol era una musicista autodidatta e, come tutti i musicisti di talento, non passava troppo tempo in studio. Le sue canzoni nascevano e crescevano per strada, sulle spiagge, alle feste. La bellezza della sua voce mi ha ricordato un po’ quella della voce di Kate Bush. Parliamo però di due anime differenti, e Takin’ The Time è un album soave, che profuma di laguna, rilassante (ma mai noioso) e catartico. In un certo senso, ipnotico. Se si è assorti nei propri pensieri durante l’ascolto di questo disco, è certo e dimostrato che, a ogni nuovo ascolto, torneranno in mente quei pensieri nello stesso identico modo.
Questa che stiamo vivendo è l’epoca della nostalgia, dei revival, delle ristampe su vinile, delle reunion e dei documentari sul rock. E credo che Cameron Crowe dovrebbe dirci la verità su chi era veramente Penny Lane.

[box title=”Carol Kleyn – Takin’ the time (Drag City, 2012)” color=”#5C0820″]

 Carol Kleyn su Drag City

Tracklist:

1.Takin’ The Time 2.Jethro 3.She Lost Her Crown 4.Sailor Take Me 5.Could Be Heaven 6.Tides And Crazy Moons 7.Missy Robin 8.Intermission 9.How Long Till Forever 10.Prayer [/box]

Flora Strocchia
Flora Strocchia
Flora scrive, è traduttrice, ascolta molta musica e non si perde un concerto.

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