sabato, Aprile 20, 2024

Lucio Battisti – Don Giovanni e il videoclip de “le cose che pensano”: il trentennale

[ Indie-eye REC, il portale musica di indie-eye network attivo dal 2005 sta per diventare Indie-eye DOC, il primo portale interamente dedicato ai videoclip ad affacciarsi in Italia, stay tuned e leggi le imminenti novità da questa parte]

Era il 25 marzo 1986 quando uscì “Don Giovanni“, il sedicesimo album di Lucio Battisti, pubblicato a quattro anni di distanza dal precedente “E già“, primo album della svolta che sancì la fine della collaborazione con Mogol e accolse i testi scritti dalla moglie Grazia Letizia Veronese.
Ma la vera e propria svolta comincia con Don Giovanni, perché se musicalmente viene radicalizzata la produzione elettronica di Greg Walsh, collaboratore del musicista di Poggio Bustone sin da “Una donna per amico” è la metrica di Pasquale Panella, nuovo paroliere per tutti i quattro album successivi di Battisti, ad inaugurare una nuova stagione compositiva. L’arte di Battisti si combina in un nuovo universo semantico che opera su più livelli.
A questo proposito segnaliamo il bel volume scritto da Alexandre Ciarla e introdotto da una prefazione di Renzo Stefanel, intitolato “Battisti-Panella: da Don Giovanni a Hegel – Analisi e spiegazione di tutte le canzoni“, pubblicato nel settembre 2015 e che si aggiunge a quello di Ivano RebustiniSpecchi opposti. Lucio Battisti. Gli anni con Panella“. Il libro di Ciarla in particolare, approfondisce la collaborazione Battisti-Panella basandosi su una ricerca e analisi dei riferimenti culturali e filosofici che attraversano tutti e cinque gli album del sodalizio, “precisi e puntuali – dice Stefanel – tanto a Guillaume Apollinaire, Eugene Ionesco, Luigi Pirandello, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Leonardo Da Vinci, la tradizione alchemica, il neoplatonismo rinascimentale, l’età alessandrina, la storia romana quanto ad autori della canzonetta e della cultura pop italiana del Novecento in un mescolamento tra alto e basso che è tipico della società di massa sia delle avanguardie storiche e del postmodernismo, nel cui alveo è inquadrabile l’opera di Panella

Compie trent’anni anche il videoclip de “Le cose che pensano” singolo che lanciava Don Giovanni. Prodotta da Vincenzo Mollica, la clip fu presentata durante il segmento musicale del giornalista inserito nel TG1, si tratta di un montaggio Battistiano che alterna fotografie dell’artista, rielaborazioni grafiche e alcuni disegni di Milo Manara. Un fanvideo ante litteram, naturalmente d’eccezione e approvato dallo stesso Battisti; operazione che si ripeterà anche con “L’apparenza“, sempre a cura di Vincenzo Mollica per Rai Uno.

Lucio Battisti – “Le cose che pensano” – il videoclip originale prodotto da Vincenzo Mollica

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è un videomaker, un Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana e un Critico Cinematografico iscritto a SNCCI. Si occupa da anni di formazione e content management. È un esperto di storia del videoclip e del mondo Podcast, che ha affrontato in varie forme e format. Scrive anche di musica e colonne sonore. Ha pubblicato volumi su cinema e new media.

ARTICOLI SIMILI

Voto

IN SINTESI

"Don Giovanni" il primo dei cinque dischi a inaugurare il sodalizio tra Lucio Battisti e Pasquale Panella, compie esattamente trent'anni. Insieme all'album a festeggiare il trentennale anche il videoclip de "Le cose che pensano" prodotto nel 1986 da Vincenzo Mollica

GLOAM SESSION

spot_img

CINEMA UCRAINO

spot_img

INDIE-EYE SHOWREEL

spot_img

i più visti

VIDEOCLIP

INDIE-EYE SU YOUTUBE

spot_img

TOP NEWS

ECONTENT AWARD 2015

spot_img
"Don Giovanni" il primo dei cinque dischi a inaugurare il sodalizio tra Lucio Battisti e Pasquale Panella, compie esattamente trent'anni. Insieme all'album a festeggiare il trentennale anche il videoclip de "Le cose che pensano" prodotto nel 1986 da Vincenzo MollicaLucio Battisti - Don Giovanni e il videoclip de "le cose che pensano": il trentennale