venerdì, Aprile 26, 2024

Il segreto dei suoi occhi di Billy Ray: la recensione

Ray (Chiwetel Ejiofor) è un tenace e scrupoloso agente della sezione antiterrorismo dell’FBI. La sua vita assume una piega insolita, dopo essersi innamorato segretamente del procuratore distrettuale Claire (Nicole Kidman) e dopo il ritrovamento del cadavere della figlia di Jess (Julia Roberts), sua amica e collega. Costretto a lasciare il lavoro, inseguirà per 13 anni il fantasma del killer, fino all’affiorare di un indizio risolutivo che presto lo porterà vicino alla risoluzione del caso e ad una verità orribile e inaspettata.

Oltre l’intricata trama noir, le atmosfere cupe e i ritmi angosciosi, l’azzardo più significativo del film di Billy Ray è l’acuto parallelo tra il terrorismo globale e quello privato, segreto, intimo e inconfessabile; un parallelo tra l’assediato nucleo sociale americano e quello famigliare; ma anche tra il macrocosmo e il microcosmo degli Stati Uniti d’America. Un film ricco di personaggi che diventano personificazioni di tutti quegli impulsi ancestrali che attraversano la nazione: il timore nei confronti di una nemesi invisibile, la minaccia di un nemico che mina un equilibrio già precario e l’inevitabile processo autodistruttivo fomentato da un odio catartico.

A sottintendere le dinamiche del film sembra ci sia proprio questo. Nella foga di combattere il misterioso demone del terrorismo finiamo con l’autoannientare ogni nostra certezza. Un conflitto esterno che obbliga a guardarci dentro alla ricerca di un senso annidato nel profondo. Una metafora della condizione degli USA post 11 settembre. Estremamente efficace grazie al cortocircuito temporale e spaziale tramite flashback, salti continui tra passato e presente, incastrati in una spirale di prolessi e analessi che stravolgono ogni ordine e ne annullano ogni coordinata spazio-temporale, rafforzando il senso di quell’ossessione che permea tutta la storia. Un’impellenza nella ricerca di un colpevole, di un mostro che sembra venire da lontano ma che invece è molto più vicino di quel che crediamo, e che forse dimora proprio in noi stessi, nel nostro intimo, tra i recessi di una coscienza oscura.

Il finale accentua questo ribaltamento di prospettive, questo stravolgimento di ruoli. Tutto si confonde e viene rimesso in discussione, fino a giungere ad una visione scomoda e amara.

Il segreto dei suoi occhi è una rivisitazione del film argentino premio Oscar di Juan José Campanella che ne rielabora la struttura originaria per riproporre un quadro espressamente critico nei confronti della società americana.

Andrea Schiavone
Andrea Schiavone
Andrea Schiavone, appassionato di cinema ha deciso di intraprendere studi universitari in ambito cinematografico. Laureatosi in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma ed attualmente studente magistrale in Cinema, Televisione e New Media alla IULM di Milano.

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