venerdì, Marzo 29, 2024

Il senso di Hitler di Petra Epperlein e Michael Tucker, da domani nelle sale italiane

La popolarità di Hitler nel mondo contemporaneo. L'ascesa del suprematismo, la "normalizzazione" dell'antisemitismo, l'onda negazionista nel film dei documentaristi Pepper & Dones, da domani, giorno della memoria, nelle sale italiane

“Il senso di Hitler” prende spunto da “The Meaning Of Hitler”, il libro scritto da Raimund Pretzel con lo pseudonimo di Sebastian Haffne e pubblicato nel 1978, per interrogarsi sul fascino inquietante che ancora il Nazismo suscita. Sullo sfondo, l’ascesa del suprematismo e del nuovo antisemitismo “normalizzato”. Girato in nove paesi, ripercorre i movimenti di Hitler come il libro di Pretzel, quindi la sua ascesa al potere e i crimini compiuti. Il tutto attraverso il punto di vista di storici e scrittori tra cui Deborah Lipstadt, Martin Amis, Sir Richard Evans, Saul Friedlander, Yehuda Bauer e i famosi cacciatori di nazisti Beate e Serge Klarsfeld, che esprimono il loro pensiero sull’impatto dell’ideologia Hitleriana. Il film esplora i miti e le errate interpretazioni della storia.

Realizzato nel corso di quattro anni, subito dopo il successo della Brexit e proprio nel momento in cui il nazionalismo di destra stava avanzando in tutta Europa e negli Stati Uniti con i feroci attacchi antisemiti e xenofobi di Charlottesville, cerca di interrogarsi su questo scivolare della Storia in una nuova oscurità attraverso lo stimolo di un vecchio volume degli anni settanta che demistificava alcune leggende storico-culturali su Hitler. L’occasione è utile agli autori del film per compiere un parallelo con altre figure, come quella di Trump, esaminando la propensione alla menzogna, la sociopatia, la psicologia delle masse, la strumentalizzazione del vittimismo.

Gli autori si spingono oltre e riescono ad incontrare persino David Irving, negazionista e più grande ammiratore di Hitler, organizzatore di tour deliranti che riconfigurano la mappatura della Shoah secondo ipotesi antistoriche. Eppure Irving ha accesso ai luoghi e i siti dove in Polonia si sono consumati gli orrori della Shoah, uno dei segnali preoccupanti, che emerge durante il film, di quanto l’odio e l’antisemitismo siano ancora così diffusi. Una diffusione che corre su internet, e mentre la memoria dei vivi svanisce, la comprensione di Hitler viene a poco a poco distorta. Un vero e proprio virus ideologico veicolato da una immenso e incontrollato accesso ad un’enorme massa informativa non verificata.

Diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, coppia anche nella vita conosciuta come Pepper & Dones, “Il senso di Hitler” arriva nelle sale domani, 27 gennaio, Giorno Della Memoria, nelle sale italiane. Il film utilizza anche le immagini mediali che ci circodano, quelle di Tik Tok e Twitch, per analizzare l’influenza che la figura di Hitler continua ad esercitare sulla società.

Fabiola Destrieri
Fabiola Destrieri
Critico cinematografico. Si occupa della relazione tra arte e cinema. Ha collaborato con alcune riviste del territorio milanese e con alcune gallerie d'arte.

ARTICOLI SIMILI

CINEMA UCRAINO

Cinema Ucrainospot_img

INDIE-EYE SU YOUTUBE

Indie-eye Su Youtubespot_img

FESTIVAL

ECONTENT AWARD 2015

spot_img