giovedì, Marzo 28, 2024

Madame Courage di Merzak Allouache a Venezia 72 – La conferenza stampa

Madame Courage di Merzak Allouache – Algeria, Francia, 90’ – Adlane Djemil, Lamia Bezouaoui, Leïla Tilmatine, Abdellatif Benahmed, Mohamed Takerret

Merzak Allouache con Madame Courage (Venezia 72, sezione Orizzonti) torna a raccontare l’Algeria contemporanea a due anni di distanza dal precedente film Les Terrasses (presentato a Venezia 70). Madame Courage racconta la vita quotidiana di Omar (Adlane Djemil). Un adolescente che abita in una poverissima baraccopoli nella città algerina di Mostaganem. Omar vive di furti ed abusa di sostanze psicotrope chiamate “Madame Courage” che producono sensazioni di potenza ed euforia. Una mattina ruba una collana d’oro ad una giovane ragazza, (Lamia Bezouaoui), al  momento del furto i loro sguardi si incrociano.

Madame Courage di Merzak Allouache la conferenza stampa a Venezia 72:

La prima domanda è per il regista di Madame Courage, Merzak Allouache: avevamo ammirato il suo film “Les terrasses” a Venezia 70. Anche in questo film continua a raccontare l’Algeria contemporanea. Madame Courage, è candidato al premio collaterale  “Sorriso Diverso” per l’opera che meglio valorizza i temi dell’integrazione sociale. Come ha declinato questi temi?

In Madame Courage – risponde il regista Merzak Allouanche in conferenza stampa a Venezia 2015 – mi occupo ancora una volta della società algerina.

Ho incentrato il mio lavoro su un fenomeno molto diffuso tra i giovani dei paesi arabi. L’abuso di psicofarmaci, droghe che stanno massacrando i giovani algerini.

Madame courage è un termine inventato dai giovani che assumono queste droghe. Le prendono per sentirsi invincibili. Sono sostanze che usano anche i terroristi dello stato islamico.

Nel film volevo confrontarmi con le paure e le preoccupazioni dei giovani algerini, raccontando una vicenda umana molto tragica.

Mi ha colpito molto la solitudine in cui vive Omar (Adlane Djemil), la sua totale mancanza di comunicazione con il resto della società. Nonostante questa solitudine, Omar nutre un sincero affetto per sua sorella (Abdellatif Benahmed), cerca in qualche modo di proteggerla. E cerca, a suo modo, di conoscere la giovane ragazza (Lamia Bezouaoui). Sembra esserci una qualche speranza, ma il finale del film sembra chiudere a qualsiasi possibilità di un futuro diverso per Omar.

Questo film parla del problema droga, ma questo fenomeno è il risultato di una condizione umana terribile presente nel mio paese.

I giovani si sentono rifiutati dalla società algerina. Hanno poche speranze a parte partire verso l’Europa.

Anche per questo ho girato il film in una città algerina della costa (Mostaganem).

Racconto questa storia nella speranza che gli algerini vedano questo film. In Madame Courage, cerco di mostrare che la società algerina è sempre più povera e che ci possiamo aspettare qualsiasi tipo di esplosione sociale se non poniamo rimedio a questa realtà.

Racconto la vita di un giovane che vive in un paese ricco e che dovrebbe godere di condizioni di vita migliori. Il film è girato in una reale bidonville e ho potuto vedere come vivono questi strati sociali nella società algerina di oggi.

Il film è girato in maniera molto agile con una immediatezza molto forte. Può raccontarci come ha studiato le riprese di Madame Courage?

I miei film sono a bassissimo budget.

Ci sono due tipologie di film in Algeria. Quelli ufficiali, che possono contare su budget importanti e quelli che invece vogliono mostrare l’attualità della società algerina, le sue difficoltà e la sua costante pauperizzazione.

In Madame Courage ho lavorato con giovani attori della città di Mostaganem. Spesso quando giro il film, lo faccio senza far vedere che sto girando un film, in modo discreto per favorire la naturalezza delle riprese.

Quanto è vicina ai giovani algerini la propaganda dei fondamentalisti islamici?

Questa domanda scatena un dibattito tra il regista Merzak Allouache, e i giovani attori (Adlane Djemil, Lamia Bezouaoui, Leïla Tilmatine), che esprimono, in conferenza stampa a Venezia 72, pareri diversi sulla società algerina.

Risponde per primo il regista di Madame Courage, Merzak Allouache:

Stanno accadendo cose orribili in Siria, città completamente distrutte, e violenze molto pericolose per tutta l’area.

In Algeria abbiamo oramai delle vere e proprie megalopoli, popolate da tanti giovani che vivono senza una vera prospettiva per il futuro, molti di loro sono sensibili alla propaganda del fondamentalismo. Ci sono poche ragazze che escono senza il velo, solo per fare un esempio. Il peso dell’estremismo islamico è presente nella società algerina e fa paura, anche in relazione alla recente storia dell’Algeria.

Interviene Abdellatif Benahmed (sorella di Omar in Madame Courage):

I giovani algerini secondo me non vivono l’estremismo islamico. Vogliono avere una vita migliore. Non credo che i giovani siano sensibili ai temi dell’estremismo perchè noi giovani abbiamo una religione vera che ci allontana dall’estremismo. I giovani non si interessano alla politica. Penso che il cinema debba sempre essere specchio della società nei suoi aspetti positivi e negativi, e i giovani rappresentati nel film Madame Courage, sono una minoranza, rappresentano credo il 2% della società algerina.

interviene Adlane Djemil (interprete di Omar in Madame Courage):

I giovani algerini non amano la droga, vorrebbero vivere la loro vita, anche attraverso il cinema, il teatro e l’arte. La mancanza di speranza in una vita migliore porta i giovani verso la droga.

Interviene, nuovamente il regista Merzak Allouache:

Trovo che la situazione sia molto difficile in Algeria.

E sicuramente non si può dire che la povertà e la droga siano problemi solo del 2% dei giovani algerini.

Il vero problema del nostro paese è quello della povertà. Il sogno di tanti giovani è quello di andarsene dall’Algeria.
Questa è la realtà secondo me. Gli attori che sono con me non hanno ancora visto il film e a volte dicono cose non propriamente veritiere sul film.

Interviene anche l’attore Abdellatif Benahmed (fratello della protagonista):

Merzak Allouache è l’unico regista in Algeria che quando vede un problema nel paese lo mostra e realizza un film.

Le autorità algerine spesso impongono le riprese in luoghi belli per mostrare solo i lati positivi del nostro paese.

Mentre Allouache è sempre stato contrario a questa prassi. Circa Madame Courage, noi siamo giovani, alcuni di noi sono professionisti, altri no ed abbiamo cercato di rendere il massimo e di dare importanza a questo argomento. Queste droghe non vengono prodotte in Algeria ma provengono dall’Europa sopratutto l’Ecstasy.

Non ci interessa come viene distribuita in Algeria, a noi interessa che questi giovani che soffrono, possano trovare condizioni migliori, perchè è anche la loro condizione sociale che fa si che siano emarginati.

Vogliamo lanciare anche un messaggio positivo verso i giovani per uscire dal problema droga.

 

Marco Pini
Marco Pini
Marco Pini si occupa di Web marketing, sviluppo web e web 2.0 da più di un decennio

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