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Kim Ki Duk ospite di Ca’ Foscari Cinema, incontro con gli studenti

Kim Ki Duk, acclamato regista coreano candidato al podio della 69 Mostra d’Arte cinematografica con il film Pietà, proiettato ieri al Palazzo del Cinema, sarà oggi  a Ca’ Foscari (Aula Baratto, ore 15) per incontrare gli studenti e raccontare loro della propria carriera cinematografica.

L’evento, organizzato dal Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea, è curato dalla coreanista di Ca’ Foscari Vincenza D’Urso, in collaborazione con Ca’ Foscari Cinema. L’iniziativa si inserisce all’interno del fitto programma di Ca’ Foscari dedicato al Cinema che, tra le altre cose, ha visto nei giorni scorsi la presentazione del master in Discipline della produzione e comunicazione per il cinema realizzato dalla Ca’ Foscari Challenge School in collaborazione con Siae. E che si aggiunge alle attività che coinvolgono gli studenti come il Ca’ Foscari Short Film Festival (una sorta di campionato mondiale del cortometraggio dedicato a scuole e studenti di cinema) e agli incontri con i grandi nomi del settore come l’appuntamento dello scorso anno con il leone d’oro Aleksandr Sokurov proprio nei giorni della Mostra del Cinema. A partire dal prossimo anno accademico (2012-2013), a Ca’ Foscari aprirà il primo Sejong Institute italiano e uno dei pochi presenti in Europa: al pari di istituzioni come come la Società Dante Alighieri per l’Italia, l’Instituto Cervantes per la Spagna o il Goethe Institut per la Germania, l’Istituto intende promuovere la diffusione della lingua e della cultura coreane.
L’Istituto avrà sede presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa mediterranea che si è aggiudicato la prestigiosa assegnazione grazie all’azione di Vincenza D’Urso, coreanista di Ca’ Foscari. Il Sejong Institute, come il Confucio Institute già attivo per la lingua cinese, erogherà a partire dal prossimo autunno corsi di lingua coreana a tre livelli e potrà disporre della presenza di docenti madrelingua inviati dal governo del Paese asiatico, che a Venezia guarda come uno dei luoghi più attraenti per i suoi rapporti culturali con l’Europa e con l’Italia in particolare.
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