giovedì, Aprile 18, 2024

!!! – As If: la recensione

I !!! fanno la stessa cosa da 15 anni e la fanno sempre bene. La recensione potrebbe anche chiudersi qui, per chi già conosce e apprezza la band dance-punk californiana. Per chi invece è digiuno della loro musica vale la pena raccontare qualcosa in più sul gruppo capeggiato dal carismatico Nic Offer, uno dei frontman più sfacciati ed energici dell’universo, capopopolo di quei veri e propri baccanali che sono i concerti dei !!!.

La loro formula è semplice: prendere tutto ciò che fa ballare e mescolarlo per bene con piglio e spirito punk, in particolare con chitarre affilate, synth corposi e un drumming selvaggio e ficcante, creando brani impossibili da ascoltare restando fermi. Come detto in apertura di recensione, ci riescono sempre bene, fin dall’eponimo esordio del 2001 e fino ad oggi, con questo As If ,  sesto disco della loro discografia e che sta raggiungendo dimensioni tali da poter essere il sottofondo di un’intera notte di balli sfrenati.

In questa occasione le canzoni sono 11 per una durata totale di poco superiore ai 50 minuti, sempre a ritmi alti, con la sola eccezione dello strut strisciante cantato in coro di Lucy Mongoosey, posto appena prima del gran finale costituito dagli otto minuti di I Feel So Free (Citation Needed), che viaggia inarrestabile con cassa dritta bella pesante memore della miglior house e fraseggi funk di chitarra a impreziosire il tutto, con un climax finale da alfieri della dance.

Prima di questa accoppiata ci sono le “solite” cose, come Sick Ass Moon, col falsetto di Nic a guidare la “solita” cassa inarrestabile, come Every Little Bit Counts, con la “solita” melodia memorabile portata avanti dalla chitarra punk-funk e dai cori un po’ in stile Rapture, come il “solito” suono liquido anni Novanta di Freedom! ’15 o come le “solite” iterazioni ossessive figlie degli LCD Soundsystem di All The Way.

Ci sarà sicuramente chi vi racconterà che i !!! ormai sono stanchi e prevedibili, che non fanno più singoli come Must Be The Moon o Heart Of Hearts: non ascoltateli e fate giudicare le vostre chiappe. Se con le “solite” cose si muoveranno come dieci anni fa, vorrà dire che i !!! sono riusciti ancora nel loro intento. Fidatevi, andrà così.

Fabio Pozzi
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi, classe 1984, sopravvive alla Brianza velenosa rifugiandosi nella musica. Già che c'è inizia pure a scrivere di concerti e dischi, dapprima in solitaria nella blogosfera, poi approdando a Indie-Eye e su un paio di altri siti.

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