Ogni cofanetto Cherry Red è molto di più di una raccolta antologica di brani. L’approccio, le scelte non convenzionali e le connessioni storico-discografiche, consentono di approfondire e connettere tasselli di storia della musica popolare in una forma che va più a fondo di qualsiasi saggio critico.
Le raccolte Cherry Red sono veri e propri viaggi sonori alla scoperta delle origini di un sound, di una tendenza, di una trasformazione in atto.
Music Music Musique – 1980 – The Dawn of Synth Pop
“Musik Music Musique” è un titolo preso in prestito dall’omonimo brano di ZEUS, moniker del musicista e produttore Bernd Held, che tra gli ottanta e i novanta ha prodotto di tutto, da Dead or Alive fino a Nina Hagen, passando per i Rockets e gli Hawkwind. Held è uno di quei musicisti provenienti da ambiti prog e kraut che ha trasposto la sua esperienza con i synth nel contesto della New Romantic londinese e in quello della post-disco newyorchese. Un crocevia rappresentativo per l’intera compilation, che in un certo modo mette insieme una serie di artisti con un piede ancora nel recente passato punk e l’altro nel futuro di quello che sarebbe stato chiamato Synth pop, prima ancora che esplodesse nelle charts britanniche e internazionali.
1980, l’anno zero del Synth Pop
Il 1980 di questa raccolta è allora un vero e proprio “anno zero” del genere, quando gli elementi e gli strumenti elettronici cominciano a diventare accessibili per band e musicisti, alla fine della seconda metà degli anni settanta. Tutt’altro che in contraddizione con la recente scena punk, l’emersione di questa nuova ondata è quasi completamente compromessa con quell’esperienza, tanto da reinventare i suoni del decennio precedente riducendo al minimo la strumentazione, trattando i suoni elettronici con modalità minimali, distorcendone il risultato, sporcando le sonorità.
La raccolta non esamina semplicemente la scena britannica, ma opera una sintesi transnazionale recuperando artisti come l’oscuro Gary Sloan dall’Alaska, The Metronomes da Melbourne, l’east coast degli Stati Uniti con Dark Day, Suicide, Our Doughter’s Wedding, la Francia di Henriette Coulouvrat e di Taxi Girl, la Germania dei seminali D.A.F. e dei meno conosciuti Der Plan, il Belgio dei SIC, la svizzera degli Yello. Accanto a questi artisti noti e meno noti della scena inglese ed europea tra cui Kim Wilde, Spandau Ballet, Japan, OMD, Toyah, Gina X, Nick Nicely, Hazel O’Connor, John Foxx, Kevin Harrison, Karel Fialka, Eyeless in Gaza e moltissimi altri.
Il tutto per un totale di 58 brani che sono esaminati in dettaglio con un booklet che dedica ad ogni traccia una ricca scheda storico-critica, alla ricerca di similitudini, assonanze, intuizioni comuni e contrasti.
Musik Music Musique -1980, The Dawn of Synth Pop è una raccolta Cherry Red


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