Ciao Emma, come va?
Tutto bene!
Sei tornata on the road dopo una pausa di alcuni mesi. Hai recuperato le energie dopo lo scorso lunghissimo tour?
Sì. Abbiamo finito l’ultimo tour a Dicembre. Questa volta si suona per due sole settimane. Abbiamo avuto il tempo necessario per riprenderci, decisamente. A dire il vero ci sarà un’altra lunga pausa che coinciderà con la preparazione del nuovo album.
C’è un nuovo album in arrivo…
Sì, stiamo lavorando a casa su canzoni nuove.
Ne suonerete alcune dal vivo?
Suoniamo un pezzo nuovo e… una cover di Paul McCartney!
L’ultima volta che ti ho vista dal vivo è stato a Roma. Quella sera eri a dir poco iperattiva! Sul palco sei assolutamente a tuo agio. Mi chiedevo se ci fosse un’influenza dei tuoi studi di performance e teatro a Nottingham. Ti capita mai di sentirti un personaggio mentre suoni?
Mi sento una bambina sul palco e lo adoro. Di fatto penso di essere una persona piuttosto seria. Per certi versi credo di provare angoscia e preoccupazione per molte cose e quando salgo sul palco tutto ciò scompare e torno di nuovo bambina.
Parlando d’infanzia. In molti dei tuoi brani, specie dei primi dischi, si avverte spesso nelle cantilene o nei testi il tentativo di vedere le cose dalla prospettiva di una bambina. È come se la tua infanzia continuasse a vivere nella tua musica, mi sbaglio?
È proprio così! Ho provato ad analizzare questa cosa e sono arrivata a questa conclusione: da piccola non ho avuto una vera e propria infanzia, mi è toccato crescere molto in fretta a causa delle dinamiche interne alla mia famiglia. Non ho mai avuto occasione di giocare e divertirmi come avrei voluto. Perciò è diventata quasi un’ambizione, quella di riprendermi un po’ della mia infanzia nella mia vita adulta.
Parlando del tuo ultimo album, The Calcination of Scout Niblett. Puoi spiegare cosa si nasconde dietro all’idea di “calcination”?
È fondamentalmente il primo stadio dell’alchimia. Credo ce ne siano sette in totale. L’alchimia è un modo per classificare le trasformazioni sia del mondo fisico che di quello psicologico. Il primo stadio, la calcinazione, è quando inizi a riscaldare degli oggetti e a bruciarne via gli elementi “sbagliati”, le scorie. Mi sono ritrovata ad appassionarmi alla letteratura sull’argomento, ho letto libri esoterici a riguardo per molto tempo e ho pensato che da un punto di vista psicologico a me stesse succedendo la stessa cosa ormai da tempo. Stavo osservando me stessa e cercavo di capire chi fossi, quali fossero le cose che non mi andavano a genio e via dicendo. (continua alla pagina successiva...)