venerdì, Aprile 19, 2024

Black Friday @ Indie-Eye, la foto-intervista

 Condividete la visione bluescentrica, o panbluesista, che propone il blues come epicentro da dove si è sviluppata tutta la musica leggera attuale?

Luca: Se oggi pensiamo a un giovane ascoltatore medio, associa il blues a delle forme contemporanee, a dei gruppi che hanno riportato in auge questo genere, come i Black Keys o gli White Stripes. Il blues viene associato sempre a gruppi molto elettrici e noi abbiamo fatto un lavoro a ritroso. Abbiamo ridotto la strumentazione all’osso, niente batteria, non ci sono amplificatori, non ci sono pezze. Suoniamo con il muscolo e con l’espressività necessaria per essere credibili.

Abbiamo già parlato del fatto che avete registrato il vostro disco in un giorno solo. E’ un richiamo alla sobrietà e ai vecchi modi di fare dischi (poco tempo e di conseguenza meno soldi, più con centrazione, niente fronzoli, solo ciccia), quasi un monito per tutte le grandi produzioni oppure un vero “stile di vita” da poter collegare a questa dimensione di gruppo?

Adriano: a noi piace molto la semplicità, cerchiamo di realizzare cose eff icaci e semplici, perchè questo è un modo più diretto e più coinvolgente. E’ una scuola di pensiero, tante volte è bello rendere semplici cose complicate, che può dar voce a quello che hai dentro. E noi abbiamo la fortuna di suonare questa musica e di renderla un po’ nostra.

Luca: less is more. Abbiamo lavorato anche nelle superproduzioni, sappiamo che vuol dire lavorare con overdub, stratificazioni, con suoni molto a tempo. In questo disco abbiamo lasciato anche gli errori, non ci siamo preoccupati delle sovraincisioni.

Adriano: non per questione di pigrizia, è una questione di attitudine.

Luca: una fotografia dello stato attuale delle cose.

Adriano: con questo modo puoi arrivare a registrare preparato, non ti preoccupi di dire: ora registriamo e nel caso poi lo rifacciamo. Questo metodo ha tirato fuori i grandi talenti.

Comunque vi trovate a vostro agio sia nella presa diretta che nel lavoro in studio più elaborato.

Luca: preferisco comunque il primo metodo. Questo rilassarsi in studio in maniera eccessiva non ha creato capolavori come Dark Side of the Moon, Sgt. Pepper o Strange Days dei Doors. La nostra è una forma di pensiero, ottimizzare il tempo e dare il meglio.

Per tutti i progetti che viaggiano di pari passo con le carriere dei propri gruppi chiedo questo: cosa avete portato dentro i Black Friday dalle vostre esperienze passate ed attuali?

Adriano: tutto ciò che ho fatto e faccio parallelamente è fonte di energia, che riesco a convogliare in questo progetto. E’ un progetto totalmente acustico, quindi posso fare tutte le cose con la chitarra che in altri gruppi non posso fare.

Luca: per me è la stessa cosa. Una delle cose che mi sono accorto è che Adriano ha questo grandissimo entusiasmo e questa fortissima energia. E per me è lo stesso, porto nei Black Friday la mia energia, che si incrementa ad ogni concerto.

Elia Billero
Elia Billero
Elia Billero vive vicino Pisa, è laureato in Scienze Politiche (indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo), scrive di dischi e concerti per Indie-eye e gestisce altri siti.

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