venerdì, Marzo 29, 2024

Blowup Radiozine – Reloaded

bu.jpgChi legge abitualmente Blow Up ne è sicuramente già a conoscenza, chi non ha l’abitudine di consultare la rivista cartacea forse non si è accorto del rinnovamento di www.blowupmagazine.com; il sito di rappresentanza della rivista che durante l’anno scorso si è trasformato progressivamente in una versione radiofonica on-line della musica recensita per anni, ha assunto la forma di un portale di e-commerce; all’interno non si vendono solo gli abbonamenti alla rivista e i libri di Harry, la collana pubblicata da Tuttle Edizioni come corollario di ricerca ai contenuti sviluppati dal giornale, ma si offrono estratti dagli archivi di BU (sezione Back in Time) e soprattutto le nuove trasmissioni di Radiozine per la vendita. E’ un esperimento che Stefano Isidoro Bianchi stesso definisce come una scommessa e una sfida rispetto ad un’immagine della rete dove tutto è violentemente e indiscriminatamente selvaggio. Le trasmissioni di Radiozine quindi si pagano, è una forma di sostentamento che cerca di andare incontro ad una comunità che si alimenta da sola e che da sola mantiene le sue priorità e scelte; un concetto che non fa una piega a fronte delle spese relative alla diffusione di musica protetta online che includono i diritti d’autore amministrati da SIAE e quelli che non rientrano nel raggio di competenza SIAE, i cosidetti diritti connessi che la stessa licenza APOD che regola i Podcast in Italia riferisce molto chiaramente alle etichette discografiche o alle società consortili come SCF, soggetti del tutto diversi dall’entità “autore”. Per capire in modo diretto in cosa consiste l’offerta di www.blowupmagazine.com ci siamo registrati al portale e abbiamo provato i nuovi servizi dedicati nello specifico a Radiozine. Il vecchio archivio radiofonico è ancora scaricabile gratuitamente in formato .zip compresso, mentre i nuovi numeri si possono acquistare singolarmente al prezzo di 2€, a questo proposito sono più convenienti i download pack, soluzioni prepagate a scalare che permettono di scaricare 5 numeri di Radiozine per 5 €, 10 numeri di Radiozine per 8 € e 30 numeri di Radiozine per 20 €, prezzi che non ci sembrano affatto esosi a fronte di circa 60 minuti di musica per ogni episodio. Il alert.jpgsistema è molto intuitivo, e funziona in modo molto semplice con un reminder ben visibile (vedi fig. a fianco) che informa sullo stato del pacchetto prepagato indicando i download rimanenti; il pagamento accetta qualsiasi tipo di carta di credito (inclusa postepay) ed avviene attraverso una transazione sicura gestita da infogroup.it e Cassa di Risparmio. Radiozine rappresenta indubbiamente una scheggia inedita nel panorama della musica distribuita in rete, non stiamo parlando di una novità o di un’innovazione di tipo tecnologico, sappiamo tutti benissimo quanto la tecnologia, soprattutto legata ai Podcast o al commercio elettronico, sia un dispositivo “leggero” quanto un qualsiasi involucro; la novità è di tipo ideologico e in un certo senso ci racconta che per continuare a produrre con coerenza e in modo sostenibile contenuti di qualità, occorre venderli e venderli con la massima trasparenza.

Redazione IE
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