sabato, Aprile 20, 2024

Boduf Songs – How Shadows Chase The Balance (Kranky 2008)

Fino ad ora si è parlato di questo ragazzo soprattutto perché è stato il primo inglese a pubblicare su Kranky, poi per il fatto di essere arrivato alla celebre etichetta di culto di Chicago semplicemente spedendo un demo, infine per il mistero che avvolge il suo nome d’arte e i riferimenti esoterici cui allude l’estetica dei suoi dischi. Del resto – che è tutto – si è più che altro detto sbrigativamente ‘folk’. Oggi Mathew Sweet torna con la sua saga personalissima e appassionante, il terzo lavoro di Boduf Songs e, apparentemente, si direbbe che è cambiato poco: arpeggi melodici e spettrali, drones sommessi, field recordings discreti, percussioni minimali e la sua voce. Eppure ascolto dopo ascolto si comincia a percepire la novità di un suono più robusto, essenziale ma corposo, dove per la prima volta Mat si inserisce con dei cantati meno rarefatti e più sicuri. Ne guadagna una scrittura brillante, che scintilla a dispetto della nebbia delle atmosfere evocate e che ha finalmente il coraggio di esporsi più apertamente sul campo della melodia. Le sue canzoni possono ricordare un José González meno nervoso oppure un Robin Proper Sheppard meno narciso e autocompiaciuto, in totale assenza di epos. All of my heroes died the same day sono le parole che aprono l’iniziale “Mission Creep” e danno un ideale ‘la’ all’intero “How Shadows Chase The Balance”, album che indugia spesso e senza retorica su temi come la solitudine, la paura e la morte. “Pitiful Shadow Engulfed in Darkness” è una ninna nanna claustrofobica che stringe alla gola nota dopo nota; la tranquillità morbosa di “Quiet When Group” inquieta in profondità e sfuma in un finale inaspettatamente ritmato e melodico, mentre l’arpeggio finale di “Last Glimmer on a Hill at Dusk” sembra rubato direttamente ai Metallica e giustifica l’etichetta di ‘acoustic death metal’ spesa dalla Kranky per presentare il disco. Boduf Songs ha smesso di promettere e “How Shadows Chase The Balance” ne è la conferma: un album superlativo e tra i migliori del 2008.

Sito ufficiale Kranky
Boduf Songs su Myspace
Sito ufficiale Boduf Songs

Gigi Mutarelli
Gigi Mutarelli
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