venerdì, Marzo 29, 2024

Carlot-ta @ indie-eye, la foto-intervista

Una domanda sul personale, che mi sta molto a cuore. Tu, come me, sei nata nel 1990, anno che apparte la cifra tonda non dice niente. Un anno dopo la caduta del muro di Berlino, uno degli ultimi eventi epocali della storia contemporanea, 13 anni dopo il 77, per non parlare del ’68. E’ una domanda che vorrei rivolgere a tutti i nostri coetanei: quali sono i punti di riferimento della generazione Novanta?

Gli 883 (N.d.R. ride). No, è veramente difficile questa domanda.

E’ necessario quindi tornare indietro nel passato..

Forse è necessario andare a pescare in un passato più remoto di quello di cui hai parlato. Ad esempio penso al Rinascimento, periodo che mi piace molto. Un umanesimo che adesso è assente, un amore per l’arte che non c’è, una humanitas che manca (N.d.R. sorride). O nel secolo a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Infatti la domanda seguente parla proprio di questo. “Sembra che comunque il problema non te lo ponga andando oltre il passato di riferimento dei musicisti di musica leggera, andando a pescare autori senza tempo come Emily Dickinson, William Blake, William Shakespeare.”

A prescindere dalla letteratura, in generale i movimenti artistici e avanguardistici del Novecento li ho molto apprezzati, nonostante non abbia ovviamente potuto conoscerli direttamente. Credo che sia impossibile riprodurlo oggi. Fare una rivoluzione presuppone avere in mente un’idea riguardo cosa rivoltare, e adesso penso sia molto difficile capirlo.

Cosa hai trovato in loro per omaggiarli nelle tue canzoni, arrivando a prendere in prestito stralci delle loro opere per costituire i testi?

In verità la scelta, che può sembrare assolutamente pretenziosa (una che sonorizza Baudelaire chi si crede di essere), in realtà è una scelta prettamente sonora. Ho scelto dei testi che avevo letto, la cui sonorità mi ha ricordato le canzoni che avevo scritto. Dei testi non mi interessa tanto il significato quanto piuttosto il significato che deriva dai suoni.

Ti sei messa lì comunque con il testo e la musica e hai provato ad accorparli oppure..

I processi sono stati diversi, però molto spesso si sono uniti, c’era un’assonanza, una corrispondenza tra testo e musica..

Elia Billero
Elia Billero
Elia Billero vive vicino Pisa, è laureato in Scienze Politiche (indirizzo Comunicazione Media e Giornalismo), scrive di dischi e concerti per Indie-eye e gestisce altri siti.

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