venerdì, Marzo 29, 2024

Majakovich – Man Is A Political Animal By Nature (Antidot, 2011)

Power trio di belle speranze e dalle amicizie eccellenti (Xabier Irondo, Giulio Ragno Favero che produce il disco in maniera egregia) i Majakovich; che con questo Man Is A Political Animal By Nature fanno centro pieno, in virtù di un rock fisico e emozionale che rifugge come la peste i tranelli della banalità e della soluzione facile. Sono molteplici e variegate le influenze che danno vita al sound tellurico del gruppo, ma così ben miscelate che quello che ne vien fuori può essere tranquillamente definito, senza paura di smentita, un “suono alla Majakovich”. La band possiede una compattezza ritmica ed una forza d’impatto invidiabili, che le consentono di passare con disinvoltura dai brani caterpillar come l’iniziale If I Could Take A Light (rutilante esercizio a metà guado tra i Queens Of The Stone Age di Songs For The Deaf e dei Melvins più accessibili, diciamo periodo Houdini), ad episodi più rarefatti ed intimi, intrisi di un sofferto lirismo soul, come nella intensa Leonard’s Smile (Part Two). Elemento, il soul, che già si era affacciato nelle strofe di The Financial Cut, a conferma della capacità dei Majakovich di saper interpretare diversi registri, inglobandoli all’interno di sonorità sempre e comunque molto rock. Altro elemento caratterizzante è la componente math rock, che rende le strutture dei brani sempre complesse e sfuggenti, mantenendo al tempo stesso una decisa connotazione melodica; ascoltare per credere la title track, o Leonard’s Smile (Part One). Infine, a ribadire come la proposta meriti la vostra attenzione, anche l’effetto lisergico è garantito: nella conclusiva Haran Banjo Is A Fanatic Guy (bel titolo) liquidità psych si accompagnano a derive post hardcore siderali. Mi si perdonino i toni lievemente enfatici, ma questo è un disco da playlist di fine anno, che al momento non possiede difetti particolari, e si fa ascoltare e riascoltare; di questi tempi credo non sia poco.

Denis Prinzio
Denis Prinzio
Denis Prinzio è bassista di numerose band underground ora in congedo temporaneo, scribacchino di cose musicali per sincera passione, la sua missione è scoprire artisti che lo facciano star bene.

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