Anche a rischio di essere fraintesi?
Enzo: Certo anzi, il fraintendimento nella musica è un aspetto bello, perché a meno che tu non stia facendo cantautorato e stia parlando di un particolare evento in un dato momento e luogo, ma stai parlando di qualcosa che è dentro di te e altri ci trovano una diversa chiave di lettura, allora l’alchimia della musica si realizza e tu ti rendi conto che inconsciamente hai scritto qualcosa che può valere per l’altro. Sai che mi succede a volte? Che io scrivo, mi riguardo i pezzi, mi piacciono e magari passa un tot di tempo, li rileggo e ci trovo il significato a distanza di tempo e forse capisco che se mi piacevano è perché nel subconscio significavano già qualcosa per me. E questo succede anche nelle altre persone: c’è una chiave di lettura, ma non è la sola. Non è così bello sedersi in cattedra e pontificare, è meglio parlare al plurale.
L’accordatura fra le persone si trova col tempo, non per forza in modo diretto e immediato.
Enzo: In questo esorcizzare è anche condividere qualcosa che può nascere da un sentimento anche negativo… fondamentalmente i musicisti cercano di mettere in gioco quello, a meno che tu non sia Dj Francesco (ridiamo). Cerchi di esorcizzare in modo da alleggerire il peso comune condividendolo.
Prendere il tutto con una consapevole leggerezza, che a ben vedere è anche più difficile. Forse questo intento è stato raggiunto coi temi dell’album.
Enzo: Vero, anche perché in questo album noi abbiamo sfruttato un argomento, se vuoi, abusato, ma estremamente comune; ed è l’amore, quello che fa si che la mia storia diventi anche la tua, la sua, la loro. Ci siamo arrischiati nel tentativo di parlare di quello.
Ma ne parlate anche a più livelli, non solo carnale.
Enzo: Ci sono un sacco di citazioni mistiche, visto che stiamo parlando di un’entità come l’amore. L’empatia è un modo per non sentirsi soli, esorcizzi la tua solitudine sentendola insieme con gli altri.