venerdì, Aprile 19, 2024

Maciunas – Esplodere Nel Sonno (Malone, A Buzz Supreme, 2011)

I Maciunas (nome ispirato al fondatore del movimento artistico d’avanguardia Fluxus) sono una sorta di supergruppo dell’underground rock meno votato ai compromessi della nostra scena di metà anni 90: se i nomi di Giorgio Ciccarelli (leader dei Sux! poi chitarra negli Afterhours), Luca Pastore e Roberto Rabellino (chitarra e batteria, membri fondatori dei torinesi Fluxus) vi dicono qualcosa, allora sapete di cosa si sta parlando: per gli altri, basti sapere che i Fluxus sono stati la “cosa” più grossa (per quanto ingiustamente poco conosciuti) del noise rock d’impatto di quegli anni, uno schiacciasassi che miscelava nel proprio sound Fugazi, Sonic Youth, Helmet, unendo il tutto ad un approccio testuale brillante e militante, suggestionato dalla poetica pasoliniana. Da recuperare assolutamente Pura Lana Vergine, il loro terzo lavoro, per chi scrive “il” disco italiano degli anni novanta. Parecchio importanti anche i Sux!, band dall’approccio arty e dalle ritmiche complesse e intricate, autori di un paio di albums estremamente interessanti. C’era quindi molta curiosità nello scoprire cosa sarebbe partorito dall’unione delle forze degli artisti in questione, ancora di più per le caratteristiche intrinseche del prodotto finale: Esplodere Nel Sonno, infatti, non esce nei formati tradizionali (Cd-Lp-Mp3); trattasi di un Dvd in Dolby Digital, da “vedere ad alto volume”, come suggerito all’interno della confezione. Gli otto brani sono accompagnati da altrettanti videoclip (girati dallo stesso Pastore, affermato videomaker) in cui i tre suonano in presa diretta, “osservati” da una telecamera fissa; tali riprese sono inframezzate da squarci di vita metropolitana (affascinanti le riprese sul tram, con sotto il vocio della città), paesaggi che scorrono ora veloci, ora sporcati da colorazioni estemporanee. E la musica? Ovvio che risenta degli stili delle passate esperienze dei componenti: soprattutto nei momenti strumentali, il riffing spasmodico delle due chitarre ricorda i momenti più concitati ad un passo dall’Hardcore dei Fluxus. I Maciunas possiedono però uno specifico sound, distinto e personale, che affiora soprattutto nel generale mood cupo e oscuro che aleggia sull’intero lavoro. Il disco ha una compattezza invidiabile, e nell’arco di quaranta minuti ci persuade che i nostri sono tornati per dire qualcosa d’importante: è curioso, e ci dovrebbe far riflettere, che uno degli album più a fuoco e più al passo con lo spirito di questi giorni sia stato scritto da tre musicisti sulla soglia degli anta. Il rock non era roba per ventenni?

Maciunas su myspace

 

 

 

Denis Prinzio
Denis Prinzio
Denis Prinzio è bassista di numerose band underground ora in congedo temporaneo, scribacchino di cose musicali per sincera passione, la sua missione è scoprire artisti che lo facciano star bene.

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