giovedì, Ottobre 10, 2024

Akron/Family, l’intervista @ Indie-Eye, Roma, 28 Marzo 2012

Proprio come volevate suonasse questo esperimento: l’improvvisazione tiene insieme gli show. Quanto lontano potete spingervi con l’improvvisazione senza deludere le aspettative del pubblico?

KM: Mmm, difficile questa.

MS: C’è una base compositiva cui si attacca più libertà, l’imprevisto. Nell’andamento complessivo dello show credo il pubblico percepisca che se uno di noi tre vuole fare qualcosa di nuovo, gli altri due non possano che assecondarlo, dirgli di sì. È una questione di sensazioni, la scommessa è che il pubblico riesca a “seguirle”. Boundless per esempio mantiene una struttura molto libera, molto improvvisata. Direi che un buon 40% della performance segue queste sensazioni, questo istinto, molto più di quanto mi sia capitato con qualsiasi altra formazione prima.

Che accade ai pezzi degli Oneida, stanno cambiando molto?

KD: Uh, ne abbiamo suonato solo uno per adesso. È “riconoscibile” diciamo. [Ridono] Questi ragazzi gli stanno dando una piega piuttosto interessante.

SO: È un pezzo piuttosto difficile da plasmare, perché ha una struttura molto definita, ma l’altra sera mi ci sono buttato particolarmente e ho iniziato a intravedere nuovi spazi.

KD: [A Seth] Fai come fossi a casa tua!

MS: Kid stesso mixa la sua musica nel progetto Man Forever ed è davvero incredibile. Utilizziamo una sua composizione di natura molto minimale, basata su un susseguirsi di cantilene. Per noi è stupendo lavorare sui suoi pezzi.

KD: Sta funzionando molto bene.

SO: Per altro siamo sorpresi da come questi pezzi che giudichiamo più sperimentali siano stati accolti dal pubblico. Non ci aspettavamo una reazione così positiva. Abbiamo smesso di preoccuparci troppo e chiederci: “Piacerà loro questa? E quest’altra?”. La gente in Italia è mentalmente molto aperta, io credo. Probabilmente sto generalizzando, ma in altri posti si aspettano di sentire solo quello che vogliono sentire e c’è un’idea molto più netta di cosa sia cool e di cosa non lo sia.

MS: Probabilmente ascoltano più col cuore qui.

SO: Esatto, sono più interessati a capire le sensazioni scaturite dal momento, che cosa passa per la testa dell’artista, che cosa vuole dire loro. Capisci che intendo? (continua alla pagina successiva…)

Redazione IE
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