lunedì, Dicembre 2, 2024

Grooves Land, negozio di dischi Berlinese poco attento al cliente

Grooves Land è un negozio berlinese specializzato tra le altre cose anche nella vendita di dischi. Più vicino alla filosofia degli ipermercati, fornisce un pessimo servizio. Vi spieghiamo perché

Se ci fossimo soffermati con più attenzione sulla reputazione online di Grooves Land avremmo evitato una pessima esperienza d’acquisto.
Messi insieme e a ritroso i tasselli del puzzle, utilizzando strumenti di verifica pubblici e disponibili online, tutto sembra confermare la mancanza totale di attenzione al cliente che abbiamo recentemente sperimentato.

Grooves Land, da distributore di dischi a multimedia store

Grooves Land, fornitore di vinile e multimedia, è una realtà berlinese nata nel 1991 nell’ambito della piccola distribuzione. Trasformata lungo i decenni in un vero e proprio e-store dove la musica rappresenta solo una parte dell’attività commerciale legata alla Ten Dance Media Gmbh, è presente su svariate piattaforme, da Amazon a Discogs, con una quantità di articoli medio-alta che solo sul database della Zink Media, conta quasi 350.000 prodotti.

Grooves Land, la nostra esperienza di acquisto

Noi abbiamo trovato il loro shop proprio su Discogs e abbiamo letto il profilo principale, dove viene specificata cura e attenzione per il cliente, imballi e packaging sicuri, velocità nella consegna.
Su 190.000 recensioni elencate al momento di scrivere questo articolo, negli ultimi 12 mesi quelle positive sono 26177, quelle negative 555, le neutre 455.
Può sembrare una media accettabile, ma se si confrontano i dati con il principale competitor, ovvero Recordsale, il grande negozio/magazzino in Hertzstrasse che punta da anni sulla qualità indiscutibile dei prodotti, della cura nell’archiviazione, dell’attenzione al cliente con piattaforma feedback dedicata, i punti di criticità per Grooves Land sembrano evidenti e numerosi, con alcuni giudizi davvero feroci nei toni e nei contenuti scelti dai clienti.

La nostra esperienza di acquisto si è riferita a due prodotti:

L’ordine è stato effettuato il 10 di novembre del 2024. L’attesa per la spedizione si è rivelata piuttosto lunga, la merce è infatti partita dalla Germania il 15 novembre. La giustificazione per il ritardo nell’invio dei prodotti, oggetto di numerose lamentele pubblicate su Discogs contro Grooves Land, viene affidata ad un messaggio standard, inviato automaticamente al cliente subito dopo la finalizzazione dell’acquisto: “I tempi di elaborazione possono variare poiché la capacità di stoccaggio è esaurita presso la nostra sede aziendale originaria. Dobbiamo richiedere una parte della merce dal nostro magazzino con scaffalature verticali. Gli articoli verranno quindi trasportati al nostro centro di spedizione dopo aver ricevuto l’ordine

A fronte di un magazzino separato dagli uffici dove vengono processati gli ordini, cinque giorni di attesa affinché una spedizione venga finalizzata nel perimetro dell’area berlinese, sono davvero tanti.
Gli articoli sono comunque arrivati il 22 novembre 2024 via BRT.

Packaging standard, un cartonato rigido con chiusura a croce e un cartone libero inserito come rinforzo per proteggere i dischi, il tutto sigillato da un nastro adesivo personalizzato con il logo del negozio.
Senza infamia e senza lode.

Ma la vera sorpresa si è rivelata dopo l’apertura del pacco.
I dischi non erano quelli ordinati, e al loro posto abbiamo trovato:

Grooves Land, nella descrizione degli articoli aveva inserito i seguenti dettagli; a questo proposito fate attenzione alla dicitura “Original records release date

Mentre la descrizione di The Drift si riferisce ad una release date equipollente alla prima stampa dell’album (2006) esattamente come il link che punta al record di riferimento nel database Discogs, quella di Spiderland descrive addirittura una data precedente al record Discogs associato, riferito alla stampa del 2004. Un sistema di gestione e inserimento degli articoli molto confuso, fuorviante e scorretto.

Grooves Land ci ha quindi recapitato due prodotti su due, difformi rispetto alla descrizione fornita e alla scheda Discogs associata, ovvero due edizioni completamente diverse da quelle indicate al momento della vendita.

Differenze notevoli, non dettagli, che incidono sull’esperienza di acquisto per qualsiasi collezionista.
Può capitare, ma dovrebbe essere l’eccezione che conferma la regola di un’assistenza al cliente impeccabile, orientata alla risoluzione dei problemi e proporzionale alla reputazione che Grooves Land sembrerebbe veicolare nella descrizione del proprio profilo.
Purtroppo non è così e dopo aver indicato il disservizio attraverso tre messaggi, sottolineando la ricezione di due prodotti su due non conformi alle descrizioni, abbiamo ricevuto una risposta dopo il quarto che minacciava direttamente l’apertura di una contestazione su Paypal.

Nella risposta ci veniva proposto:

  • un reso a nostro carico, specificando che sarebbe stato rimborsato solo se ci fossimo affidati al corriere più economico tra quelli disponibili
  • La spedizione dei dischi sostitutivi conformi a descrizione, dopo la ricezione del reso e con nuove spese di spedizione totalmente a nostro carico, non rimborsabili

La successiva apertura di una contestazione su Paypal per ottenere un rimborso totale e una procedura di reso già pagata e predisposta dal venditore, ha confermato la totale mancanza di disponibilità da parte di Grooves Land, che ha rifiutato l’etichetta automatica di reso da stampare proposta, chiedendo che fossimo noi a pensarci, spese incluse.

L’operatore Paypal proveniente dalla Tunisia, il giorno 26 novembre 2024 ci ha detto di non poter obbligare il venditore a seguire la procedura consigliata per i resi e che dalla profilazione Paypal interna, Grooves Land emergeva in modo problematico. Erano effettivamente presenti numerosi reclami e richieste di rimborso anche per cifre molto più alte, a conferma di una relazione turbolenta tra il negozio tedesco e i suoi clienti.

Grooves Land su Trust Pilot: scarso

Ci siamo quindi arresi, rinunciando al rimborso e tenendoci i dischi, dopo un’attenta consultazione del profilo Grooves Land su Trust Pilot, dove la media delle recensioni si assesta su un impietoso SCARSO.

Le numerosissime recensioni negative, possono essere lette pubblicamente da questa parte su Trust Pilot e includono questioni che riguardano

  • invio di prodotti sbagliati
  • invio di prodotti non conformi a descrizione
  • invio di prodotti di valore inferiore rispetto all’acquisto
  • ritardi siderali nella ricezione della merce
  • articoli mai recapitati
  • assistenza insufficiente
  • assistenza inesistente
  • nessuna risposta a numerosi e reiterati solleciti
  • costi di spedizione extra non previsti
  • nessuna etichetta di reso inclusa nei pacchi ricevuti
  • incapacità di gestire i resi sia per la ricezione che per il re-invio dei prodotti corretti
  • spese doganali non previste e apparentemente risolte alla fonte, addebitate in seguito al cliente
  • difficoltà di vario tipo ad ottenere i rimborsi

Tra le centinaia di recensioni negative che abbiamo letto, ci siamo soffermati in particolare su questa:

Se acquisti qualcosa da Grooves Land, che non ti venga in mente di restituire l’articolo per alcuna ragione, perché non saranno in grado di riceverlo. Ho acquistato un disco rigido SSD e ho deciso di restituirlo, inviando il reso tramite Royal Mail con una consegna tracciata e con firma obbligatoria, ma l’indirizzo fornito era totalmente falso.
Non c’è nessuno disponibile a ritirare il pacco, che viene bloccato dai corrieri. Tutte le volte che invii una mail a Grooves Land, ricevi un’e-mail generata automaticamente, perché se ci fosse un’assistenza umana alle spalle, questa dovrebbe rispondere in modo pertinente rispetto al problema sollevato.
Sono completamente fasulli, non fidarti di loro e non comprare da loro, perché se c’è qualche problema, o vuoi restituire la merce, questo non sarà possibile

Grooves Land, nonostante la vocazione originaria, non vende solo dischi, ma anche hardware informatico, elettrodomestici, videogames, multimedia. La trasformazione in un vero e proprio ipermercato della tecnologia non ha probabilmente favorito uno sviluppo qualitativo del comparto discografico.
L’assistenza anonima, l’assenza di risposte precise inerenti i prodotti ordinati o da ordinare, l’impiego di risposte standard e automatiche, fa pensare a quegli e-store dove non sono richieste competenze specifiche sulle diverse categorie merceologiche, tanto da non fare alcuna differenza tra un microonde e un disco.

Vivamente sconsigliato.

Guida Internazionale ai negozi di dischi, by Indie-eye.it

Guida internazionale ai negozi di dischi

Online o come dicono gli inglesi, in un negozio “Brick and Mortar”? L’acquisto dei dischi, soprattutto in vinile, comporta una serie di dettagli e di verifiche importanti per il collezionista, non sempre applicabili senza prodotto sotto mano. Per questo motivo, la reputazione del venditore è fondamentale e non sempre gli strumenti a disposizione dei clienti sono sufficienti per evitare brutte sorprese. Con una sezione apposita, dedicata ai venditori professionali di dischi, Indie-eye traccia una mappa internazionale. Utile, agile e senza sconti, la guida internazionale ai negozi di dischi è pensata per supportare l’esperienza del consumatore. Le informazioni che utilizziamo mettono a confronto testimonianze dirette, personali e documentate, con altri strumenti di verifica partecipativa, reperiti sulle piattaforme dedicate al commercio elettronico specializzato.
Lo scopo è quello di fornire una bussola per orientarsi al meglio nell’acquisto dei dischi:
dove comprare, come risparmiare, cosa e chi evitare.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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