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Arrival di Denis Villeneuve a Venezia 73

Denis Villeneuve, autore dei bellissimi Sicario, Prisoners, Enemy e La Donna Che Canta, mentre è già al lavoro per il sequel di Blade Runner prodotto da Ridley Scott e interpretato da Ryan Gosling e Harrison Ford, sarà in concorso a Venezia 73 con il suo nuovo film intitolato “Arrival” e precedentemente conosciuto con il titolo di “Story of your life“.

Basato sul breve racconto di fantascienza scritto da Ted Chiang e vincitore del Nebula Award nel 2000, racconta dello sbarco alieno sulla terra e delle ricerche della dottoressa Banks (Amy Adams)  un’esperta di linguistica reclutata dall’esercito, per determinare se gli ospiti sono arrivati in pace o meno. Quando questa comincerà a comunicare correttamente con gli alieni, sperimenterà flashback vivissimi, chiave di ingresso per la comprensione del mistero che si cela dietro i loro propositi.

Nel romanzo di Chiang gli alieni sono organismi a simmetria radiale, ovvero divisi in parti simmetricamente uguali da piani longitudinali che passano per il loro centro. Sono Eptapodi e parlano un linguaggio che ha un ordine linguistico libero con numerose frasi incassate, determinate da una proposizione secondaria incorporata all’interno della principale o della reggente. La scrittura è diversa e la comprensione di questa diventa un aspetto centrale del plot, perché diversamente dalla lingua parlata ha una struttura molto più complessa tanto che se si esclude un singolo segno o semagramma, l’intero senso della frase cambia. Quando scrivono, gli eptapodi conoscono già la fine della frase, un fenomeno che gli alieni spiegano attraverso la comprensione del principio ottico di Fremat noto anche come principio del tempo minimo e che Pierre de Fremat formulò nel 1650 in questo modo: “di tutti i possibili cammini che la luce può seguire per andare da un punto ad un altro, essa segue il cammino che richiede il tempo più breve

Nel racconto la dottoressa Banks racconta la storia di questo incontro alla figlia, tanto che Chiang alterna continuamente il rapporto delle due descrivendo interi episodi della loro vita, con le questioni linguistiche affrontate per capire gli eptapodi. Questo continuo oscillare tra i due piani, serve a Chiang per una riflessione più ampia sull’influenza del linguaggio sulle nostre esistenze; quanto queste sono influenzate dal primo? Il linguaggio si è evoluto nel modo che conosciamo perché noi ci siamo evoluti in un certo modo oppure è vero il contrario? Oltre a questi quesiti, Chiang affronta secondo la sua prospettiva l’ipotesi di Sapir-Whorf ovvero l’ “ipotesi della relatività linguistica” dove appunto si dice che lo sviluppo cognitivo di ciascun essere umano è influenzato dalla lingua che parla. La comprensione del sistema di scrittura degli alieni influenzerà quindi il modo in cui la dottoressa Banks percepisce il tempo, suggerendole l’esistenza di un universo deterministico dove il libero arbitrio è possibile se non si influenza il risultato degli eventi.

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