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Pippo Mezzapesa alla mostra del cinema di Venezia con “Il Bene Mio”

Una produzione Altre Storie con Rai Cinema, prodotto da Cesare Fragnelli, con il contributo del MiBACT- Direzione Generale per il Cinema, con il contributo di REGIONE PUGLIA – UNIONE EUROPEA – POR Puglia 2014-2020 e di APULIA FILM COMMISSION, il film ha come protagonista Sergio Rubini, diretto da Mezzapesa, che ha scritto anche la sceneggiatura, insieme ad Antonella Gaeta e Massimo De Angelis.

“Non potevo augurarmi vetrina migliore per un film a cui sono molto legato e che sento profondamente mio. Un film che racconta la resistenza di un uomo nel tentativo di recuperare una comunità dissolta. Che parla di amore, di distruzione e dell’importanza del ricordo”. Così Pippo Mezzapesa alla notizia che il suo film approderà al Lido di Venezia.

Una comunità perduta, distrutta dal terremoto, e un uomo che vuole a tutti i costi difenderne il ricordo: Pippo Mezzapesa firma il suo secondo lungometraggio, Il bene mio, che sarà presentato in anteprima mondiale alla 15° edizione delle Giornate degli Autori come Evento Speciale Fuori Concorso. Protagonista del film è Sergio Rubini, nel ruolo di Elia, ultimo abitante del paese fantasma di Provvidenza. Una voce fuori dal coro che non vuole abbandonare quelle strade deserte ma piene di ricordi, che non vuole dimenticare perché, solo attraverso il ricordo, quella ferita profonda potrà forse rimarginarsi…

“Il film di Mezzapesa è stato dal primo istante un film da farsi, per la sua forma diversa, poetica, saggia, commovente – ha aggiunto il produttore Cesare Fragnelli. Film di qualità come IL BENE MIO oggi possono essere prodotti solo con il sostegno di Rai Cinema, del MiBACT – Direzione Generale per il Cinema e di regioni audaci come la Puglia e la sua Film Commission”.

Accanto a Sergio Rubini, troviamo, tra gli attori, Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito, Michele Sinisi. Il film è stato girato tra la Puglia e la Campania, la fotografia è curata da Giorgio Giannoccaro, il montaggio da Andrea Facchini, la scenografia da Michele Modafferi e i costumi da Sara Fanelli. “Un film quasi tutto pugliese dal punto di vista della lavorazione, dal regista al produttore passando per buona parte del cast artistico e tecnico, ma universale invece nel messaggio e nella vocazione tanto da essere selezionato nelle Giornate degli autori della più grande manifestazione artistica e cinematografica d’Italia, non può che inorgoglirci – commenta Antonio Parente, direttore generale di Apulia Film Commission. ‘Il bene mio’ dimostra che chi viene in Puglia a girare i suoi progetti audiovisivi, non trova solo location di grande impatto cinematografico e il sostegno economico, ma una vera e propria “macchina” del cinema fatta di professionisti con decine di film alle spalle e che ormai ricoprono ruoli da capireparto. Con ‘Il bene mio’ a Venezia, due nostri film a Locarno e le uscite nel prossimo autunno di altre pellicole girate in Puglia, iniziamo a raccogliere i frutti dei set della scorsa stagione. Un’ulteriore conferma di quanto il cinema, con tutti i suoi attori, in questi anni sia cresciuto notevolmente, grazie al sostegno di Regione Puglia e al lavoro di Apulia Film Commission e di quanto sia necessario ancora fare per questa nostra formidabile industria”.

Sinossi

Elia, ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto, rifiuta di adeguarsi al resto della comunita? che, trasferendosi a “Nuova Provvidenza”, ha preferito dimenticare. Per Elia, invece, il suo paese vive ancora e, grazie all’aiuto del suo vecchio amico Gesualdo, cerca di tenerne vivo il ricordo. Quando il Sindaco gli intima di abbandonare Provvidenza, Elia sembrerebbe quasi convincersi a lasciare tutto, se non cominciasse, d’un tratto, ad avvertire una strana presenza. In realta?, a nascondersi tra le macerie della scuola, dove durante il terremoto perse la vita sua moglie, e? Noor. Lei e? una giovane donna in fuga e sara? questo incontro, insieme al desiderio di continuare a custodire la memoria di Provvidenza, a mettere Elia di fronte a un’inesorabile scelta.

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