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The Insult di Ziad Doueiri la Conferenza Stampa a Venezia 74

The Insult di Ziad Doueiri

The Insult di Ziad Doueiri, Libano, Francia / 110’, in concorso a Venezia 74 – la Conferenza Stampa

Cast Adel Karam, Kamel El Basha, Camille Salameh, Diamand Abou Abboud, Rita Hayek, Talal El Jurdi, Christine Choueiri, Julia Kassar, Rifaat Torbey, Carlos Chahine
Sceneggiatura: Ziad Doueiri, Joëlle Touma
Fotografia: Tommaso Fiorilli
Lingua Arabo / 110 minuti

The Insult di Ziad Doueiri è ambientato nella città di Beirut, dove un alterco porta in tribunale Toni (Adel Karam), un libanese cristiano, e Yasser (Kamel El Basha), un profugo palestinese, il processo assume un rilievo nazionale per il contrasto tra cristiani libanesi e palestinesi. Il regista e gli attori ne parlano in conferenza stampa a Venezia 74.

Al regista Ziad Doueiri:
una delle frasi del film che mi ha più colpito è questa “le parole cambiano tutto…”

Questa frase sintetizza tutto il film.

La storia che raccontiamo ha origine da un episodio personale che mi è successo veramente, un banale diverbio mentre annaffiavo le piante sul mio balcone. Molto simile, ma con esiti diversi, a quello che dà origine al diverbio tra Toni e Yasser e che scatena una serie di eventi di notevole portata per tutto il Paese.

Toni e Yasser sono due persone normalissime, ma si trovano in un contesto straodinario, dove anche un diverbio all0apparenza banale, diventa un episodio che origina conflitti e tensioni ben più ampie.

Il mio paese (il Libano) ha una storia recente molto sanguinosa fatta di guerre, profughi, conflitti tra la popolazione.

Il Libano è un paese complesso dove trovano posto differnti religioni,  differnti gruppi etnici. Trovo sempre complicato spiegare a chi non è libanese cosa vuol dire viverci.

Anche nel cast del film ci sono persone con storie completamente diverse. La mia famiglia, ad esempio, viene da un quartiere filo-palestinese e che ha supportato molto la causa della Palestina. Mia moglie, con cui ho scritto questo film, viene da un quartiere cristiano di Beirut con storia e sensibilità completamente diverse. 

Domanda per Adel Karam e Kamel El Basha:
come avete lavorato sui personaggi e che tipo di indicazioni avete ricevuto dal regista Ziad Doueiri

Risponde Adel Karam (Toni in The Insult):
Io provengo dalla zona di Beirut in cui è stato girato il film. Per me è stato facile calarmi nel personaggio perchè conosco bene quella realtà e non ho avuto particolari difficoltà.

Risponde Kamel El Basha (Yasser in The Insult):
Sono prevalentemente un attore di teatro, si può dire che questo sia il mio primo vero film…

interviene il regista Ziad Doueiri:
Ho avuto molta difficoltà ad ingaggiare attori palestinesi, tanto che ho scelto Kamel El Basha via Skype.

Anzi ho impiegato varie settimane per riuscire a parlarci e a fare una conference call. Dopo tanto rimandare siamo riusciti a fare una call e ho deciso di rischiare e scegliere un attore “provato” via Skype.

Per Ziad Doueiri:
il film appare “fluido” e ben girato, può dirci qualcosa di più sulle tecniche utilizzate?

Mi piace utilizzare la steadycam e muovere molto la cinepresa. Mi piace il movimento. Ho dialogato molto con il direttore della fotografia Tommaso Fiorilli, l’idea era quella di mostrare Beirut, non volevamo riprese “artistiche” volevamo fluidità e far parlare i personaggi.

In tutte e 9 le scene girate in tribunale (una importante fetta del film è girata nelle aule dels tribunale) ho usato la steadycam. Abbiamo deciso di muovere molto cla telecamera durante il processo.

Ho visto molti film girati nelle aule dei tribunali, come ade esempio “Il verdetto” che amo molto.

Sono anche cresciuto in una famiglia di avvocati e giudici in cui i temi giuridici erano dibattuti ogni giorno.

 

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