Mozzarella Stories invece è una vorticosa immersione in un mondo picaresco e cafone, dove il kitch domina incontrastato e piovono ovunque mozzarelle di bufala campana Dop: nella piscina per festeggiare il ritorno agli affari di Ciccio Dop dopo un periodo in galera, scaraventate fuori dai contenitori di polistirolo da brutti ceffi della mala per boicottare la produzione, scagliate come proiettili prima che arrivino quelli veri a pareggiare i conti. Tutto accade a queste mozzarelle, tranne che essere mangiate. Proprietario di ricche stalle dove pratica l’arte del casaro, Ciccio è un maestro, quasi un missionario dell’innesto della cagliata, che dà alla sua mozzarella il primato assoluto nel casertano. Fino all’arrivo dei cinesi, che venderanno il prodotto a metà prezzo. E’ la fine di un mondo, morire preso a fucilate dal camorrista di turno è il meno, per Ciccio Dop, senza più ragione di vita. Sangue e caglio a fiumi, canzoni napoletane a go-go, rutilare di dialoghi spesso incomprensibili, stretti fra il dialetto e l’urlo, Emir Kusturica mette il suo tocco e a Tarantino in certi momenti, forse, piacerebbe, ma l’insieme stenta a decollare, è un tale calderone di ingredienti che finisce per rovesciarsi a terra, come i contenitori del caglio quando ormai i cinesi sono arrivati a prendersi tutto.