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Marina De Van, Le petit Poucet a Venezia 68

Le Petit Poucet, la nota trascrizione di Perrault dalla tradizione orale nella fiaba che conosciamo (Pollicino), ha avuto una serie di traduzioni cinematografiche illustri e visionarie se ci limitiamo solo alla francia; dalla versione di Segundo de Chomon del 1909 a quella di Louis Feuillade del 1912 fino ad una più recente diretta da Olivier Dahan nel 2001. Artè, manda avanti il progetto di re interpretazione e decostruzione della fiaba inaugurato dalla Breillat con i suoi recenti Barbe Bleue e La Belle Endormie (presentato a Venezia 67) con il nuovo film di Marina De Van e il suo Le Petit Poucet, presente alla prossima Venezia 68 nella sezione Orizzonti. La produzione è affidata ancora una volta alla Flach Films, la società guidata da Jean Francois Lepetit che ha messo a punto anche gli altri film della serie e che continuerà a lavorare sullo stesso progetto, presumibilmente ancora con Catherine Breillat (La belle et la Bete) e con Virginie Wagon (Peau d’âne). Tra gli interpreti di Le Petit Poucet nella versione di Marina De Van, già regista degli ottimi e perturbanti Dans ma peau e Ne te retourne pas, c’è Denis Lavant, l’attore feticcio di Leos Carax, nella parte dell’orco mentre Ilian Calaber (classe 1998 e all’attivo con pochissime partecipazioni televisive) è Pollicino;  la fotografia del film è di Vincent Mathias (tra i suoi lavori più recenti, la collaborazione con Yann Gozlan per Captifs) e il montaggio di Mike Fromentin, “fedele” montatore di Marina De van per tutti i suoi film.

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