Fondata nel 2014, Playtronica affonda le sue radici a Tallinn, in Estonia, ma ha base a Berlino, dove un collettivo di artisti, musicisti, informatici e designer ha deciso di trasformare l’elettronica musicale in un’esperienza tattile e democratica. La filosofia del “patròn” Sasha Pas è quella di creare strumenti accessibili, che permettano a chiunque di trasformare oggetti quotidiani in interfacce sonore, stimolando creatività, gioco e consapevolezza corporea. La musica non deve passare necessariamente da strumenti tradizionali o costosi, ma può essere generata dal contatto, dall’esplorazione, dall’improvvisazione; questa l’idea di base
Playtronica, le origini
Playtronica nasce come collettivo e laboratorio di sperimentazione sonoro-tecnologica a partire dai primi workshop del 2013: l’idea era semplice e ambiziosa insieme — trasformare la vita quotidiana in un’interfaccia musicale e riportare il gesto e il corpo al centro dell’esperienza sonora. Questa traiettoria (workshop educativi, festival di scienza e musica, installazioni) si consolida nel tempo fino alla produzione di hardware dedicato pensato per performance, didattica e creazione di contenuti.
A guidare il progetto c’è Sasha (Alexander) Pas: musicista, producer e ideatore della piattaforma, figura che ha raccontato in più interviste come l’esperienza teatrale e l’impegno nella mediazione culturale abbiano modellato l’approccio del collettivo — tra ingegneria, design e pedagogia. Il profilo di Pas è utile per capire perché Playtronica non sia solo “una start-up di gadget” ma piuttosto una pratica di design esperienziale.
Sul piano giuridico ed organizzativo, Playtronica è oggi una società registrata in Estonia (Playtronica OÜ, registrata a Tallinn dal 18 giugno 2021), con un assetto che combina una base societaria formale e una comunità globale di collaboratori e freelancer sparsi per Europa, Medio Oriente e oltre. Questo spiega la doppia natura, ovvero un prodotto commerciale venduto online e una feconda pratica collettiva rivolta a scuole, musei e festival.
Touch Me: che cos’è e come si colloca nell’ecosistema Playtronica
Touch Me è la declinazione “personale” dell’idea di Playtronica: un controller MIDI pensato per rendere il contatto tattile (la conduttività della pelle o di materiali conduttivi) un parametro espressivo. In pratica, Touch Me misura variazioni di resistenza/conduttività tra due punti di contatto e traduce tali variazioni in messaggi MIDI che possono pilotare sintetizzatori, effetti e qualsiasi DAW o strumento che accetti input MIDI.
Touch Me, il video tutorial e il video test di indie-eye
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I Test che abbiamo effettuato nel video
- Test manuale: tenendolo alle due estremità, il valore varia con la pressione e l’umidità della pelle, producendo un controllo organico.
- Acqua: collegando due bicchieri d’acqua agli alligator clip, la conduttanza varia con la distanza delle dita immerse: perfetto per effetti in stile “theremin liquido”
- Banana e limone: i frutti reagiscono diversamente – il limone, più acido e conduttivo, produce valori più alti rispetto alla banana.
- Oggetti metallici: un bicchiere retrattile e un tubo metallico generano una risposta stabile, utile per performance percussive.
- Sfioramento tra persone: due persone possono completare il circuito con il proprio corpo, trasformando il contatto fisico in evento sonoro.
Caratteristiche pratiche e di utilizzo:
- ingresso Micro-usb per alimentazione e trasporto dati; interfaccia riconosciuta come controller MIDI.
- due piazzole + contatti e morsetti «alligator» per collegare oggetti conduttivi (acqua, frutta, metallo, pelle), quindi la possibilità di costruire patch sonori molto eterogenee.
- tool web per la mappatura: sensibilità, mapping MIDI, polyphony e modalità di uscita si possono regolare via interfaccia web fornita dal produttore.
Cosa serve per farlo funzionare al meglio:
- un computer o dispositivo che supporti MIDI via USB (DAW come Ableton Live, strumenti standalone o synth hardware con ingresso MIDI/USB);
- oggetti o superfici che conducano elettricità e una presa di contatto “massa” (la mano, il corpo, oggetti o un riferimento a terra) per chiudere il circuito.
- morsetti ben agganciati e un setup che tenga conto di variabili ambientali (umidità, ossidazione dei contatti) che possono influenzare la risposta.
In termini di filosofia d’uso, Touch Me si colloca esattamente nel punto in cui Playtronica ha sempre pensato di operare: non creare uno strumento sostitutivo di quelli “classici”, ma estendere la definizione di interfaccia musicale al mondo che ci circonda — dai frutti ai tubi metallici, dalla pelle all’acqua.
Come funziona:
Tecnicamente il dispositivo legge differenze di potenziale/resistenza: due punti collegati al circuito rappresentano gli “estremi” di una tastiera invisibile. Le variazioni (contatto, pressione, umidità, composizione chimica del materiale) si traducono in valori che vengono scalati in note, control change o velocity, in base alla configurazione MIDI scelta dall’utente. La latenza è tipicamente bassa (USB), ma la natura del materiale e la qualità del contatto influiscono molto sulla stabilità e sulla precisione del segnale.
Dal punto di vista pratico, per un musicista o sound-designer il flusso operativo è:
- collegare Touch Me via USB
- aprire il DAW (es. Ableton Live Lite) e selezionare il device come input MIDI
- assegnare il canale MIDI a un synth o sampler
- tarare sensibilità e soglie via web tool o pannello di controllo
- sperimentare con materiali e setup per trovare il “carattere” sonoro desiderato.
Touch me, come tutti i dispositivi Playtronica di cui parleremo in futuro, abbassa la soglia d’ingresso per chiunque voglia sperimentare suono e performatività, ideale in laboratori scolastici e workshop.
Il gesto fisico diventa parametro sonoro con immediatezza, offrendo interazioni che vanno oltre la mera pressione di un pulsante, ma favoriscono aspetti come espressività, performatività, creatività.
In termini performativi può essere infatti integrato in installazioni site-specific, live set sperimentali, video e progetti audiovisivi in cui la materialità del suono è centrale.
Touch Me è un dispositivo che realizza pienamente la missione cultural-tecnologica di Playtronica: rendere la musica un’attività partecipativa e ri-umanizzare l’interazione con la tecnologia. Non è pensato per sostituire strumenti professionali in contesti di produzione tradizionale, ma eccelle come strumento di esplorazione sonora, didattica e performance scenica. Per chi produce contenuti audiovisivi (video, performance, installazioni) è uno strumento che apre possibilità visive e uditive forti e immediatamente condivisibili.
Confronti con altri controller
Rispetto a alternative come Makey Makey o Sensel Morph, Touch Me si distingue per l’estrema semplicità e immediatezza. Makey Makey offre più ingressi ma lavora come tastiera HID, mentre Touch Me ha una risposta continua e una curva di sensibilità più morbida. Sensel Morph, invece, è più preciso ma meno poetico, questo perché Touch Me privilegia l’esperienza ludica e la scoperta. Consigliatissimo!!
