Edward Sharpe and the Magnetic Zeros – No Love Like Yours: il video di Olivia Wilde

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Il nuovo video di Edward Sharpe and the Magnetic Zeros legato al singolo “No Love Like Yours.” è firmato da Olivia Wilde, la nota attrice americana (tra gli ultimi suoi film, Natale all’improvviso di Jessie Nelson ) già dietro la macchina da presa per Free Hugs, il cortometraggio realizzato durante il 2011 per il progetto Reed Moments di Glamour.

Con l’aiuto dei direttori della fotografia Reed Morano (già con la Wilde per la sua prima regia, Meadowland) e David Darg di RYOT Media, la Wilde ha realizzato il videoclip utilizzando esclusivamente un Iphone 6.  Per filmare è stata utilizzata Filmic Pro, l’app per Iphone che consente di controllare framerate, formati ed esposizione e che è già stata utilizzata da Sean Baker per realizzare Tangerine, lungometraggio presentato al Sundance e acquisito dalla Magnolia Picture per la distribuzione.

Lo sfondo dove Alex Ebert, frontman degli Edward Sharpe and the Magnetic Zeros, ha un’illuminazione spirituale, è quello di New Orleans, location dove è stato registrato l’album della band intitolato PersonA. La Wilde, fan della band da diverso tempo, si è proposta direttamente per realizzare il video, attraverso il loro manager Bryan Lyng.

Morano ha approntato una serie di adattatori da applicare ad Iphone6 per ottenere profondità di campo paragonabile a quella di alcune DSLR e per consentire l’applicazione di ottiche differenti.  Girare quindi in 4k e con questi accorgimenti, ma con un ingombro ridottissimo, ha consentito di affrontare il set con un livello di intimità altissima, lasciando una libertà maggiore ai performer, quasi tutti non-attori.

La relazione tra Sharpe e Ebert assume quasi un’allure Bowiana, nella messa a morte del personaggio da parte dell’interprete, un tema che è indicato nell’artwork del cd con la cancellazione del nome Edward Sharpe, vero e proprio defacement.

Il video è in effetti un viaggio onirico tra la morte e la resurrezione, con i primi due minuti e mezzo completamente autonomi e il brano che procede per i successivi tre minuti e mezzo. L’afterlife, nel video della Wilde è rappresentato con l’incedere di un rituale danzante dall’atmosfera vagamente felliniana e popolaresca, con più di un riferimento a certe rock opera degli anni settanta.