martedì, Marzo 19, 2024

Jia nian hua (gli angeli vestono di bianco) la confernza stampa a Venezia 74

Jia nian hua (gli angeli vestono di bianco) Cina / Francia 197′,  in concorso a Venezia 74 – la conferenza stampa

Cast: Wen Qi, Zhou Meijun, Shi Ke, Geng Le, Liu Weiwei, Peng Jing, Wang Yuexin, Li Mengnan
Sceneggiatura: Vivian Qu
Fotografia: Benoit Dervaux
Montaggio: Yang Hongyu
Scenografia: Peng Shaoying

Due giovanissime studentesse vengono assalite in un hotel da un uomo di mezza età. Solo Mia (Wen Qi), la giovane che quella notta lavorava alla reception, è testimone del fatto, ma è senza documenti e per timore di perdere il lavoro decide di non parlare.

Prima domanda per la regista Vivan Qu:
come ha lavorato alla scrittura di questo film dove è riuscita a toccare tematiche di valenza universale come la pedofilia e l’abuso di potere?

Ho dedicato oltre un anno per la scrittura della sceneggiatura.

Volevo offrire allo spettatore uno sguardo sul mio paese, dare un mio personale punto di vista, parlare della violenza sulle donne e della pedofilia senza uno sguardo documentaristico, ma raccontando una storia.

Lo spettatore può osservare la storia da due punti di vista quello delle due bambine e quello della testimone che nel corso del film compie un suo personale viaggio interiore.

Il quadro che esce dal film è quello di una Cina in cui la certezza del diritto sembra non esserci. Un quadro per certi aspetti desolante

La Cina sta progredendo lentamente – risponde Vivian Qu. Stiamo diventando uno stato di diritto ma ancora il nostro viaggio non è completo. Nel film volevo raccontare le tante difficoltà che incontrano le persone comuni ma anche mostrare personaggi coraggiosi che cercano di cambiare le cose. L’avvocatessa che prende le difese delle bambine incarca questo aspetto.

a Geng Le (attore che recita il padre di una delle due bambine nel film):
nel film lei è l’unico personaggio maschile che mostra una certa empatia, in un universo maschile molto negativo e violento, ci può parlare del suo personaggio?

Quando ho letto il copione mi sono commosso, la storia era molto bella e struggente.

Avevo delle perplessità sul mio ruolo perchè non mi vedevo nella parte di un padre di famiglia. La regista mi ha risposto dicendomi che proprio perchè non sembro un padre sarei stato perfetto per questa parte. 

per Vivian Qu:
film delicato ma molto duro. Angel wear white tocca molte tematiche dalla violenza sui bambini ai problemi legati alla corruzione. Come pensa sarà accolto il film in Cina?

Questi temi vengono discussi nei film girati in Cina.

Ancora questo film non ha incontrato un pubblico di massa ma abbiamo già fatto alcune proiezioni in Cina con buoni riscontri, penso e spero che al pubblico piacerà e che questa storia toccherà i cuori della gente. 

Il gusto del pubblico cinese è in continua evoluzione e sta emergendo una voglia di vedere film diversi, film che trattino di questioni sociali.

Perchè il titolo è Angel wear white? Cosa significa?

Mentre scrivevo la sceneggiatura mi recavo spesso nella spiaggia che vedete nel film, vedevo molte spose e ho preso l’idea del titolo dallo strascico bianco dei loro abiti.

Marco Pini
Marco Pini
Marco Pini si occupa di Web marketing, sviluppo web e web 2.0 da più di un decennio

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