sabato, Ottobre 12, 2024

La Febbre delle audiocassette: il Player di We Are Rewind

Le audiocassette son tornate. In Giappone sono esplose nuovamente, negli States dal 2023 registrano impennate di vendita, in Inghilterra ci sono magazine dedicati. E in Francia producono un riproduttore/registratore portatile davvero "very cool" e con un nome che rievoca la retro-magia di Michel Gondry. Lo abbiamo testato e recensito con un video dettagliatissimo.

Le audiocassette sono la nostra storia

Piccole, maneggevoli e fragili, le audiocassette rappresentano più di altri supporti fonografici la storia della condivisione musicale. È il primo formato ad aver consentito una diffusa alfabetizzazione insieme ai dispositivi che ne consentivano la registrazione e la riproduzione.
Nell’impianto stereo di famiglia, oltre al giradischi non poteva mancare una piastra di registrazione per affrontare l’arte del mixtape.
Sviluppata grazie alla Philips nel 1962, negli anni successivi la cassetta audio rappresentò una vera e propria rivoluzione, consentendo di far circolare la musica, regalare selezioni create con sangue e sudore per conquistare una persona, portarsi dietro una scelta della propria collezione in vinile, fino ad allora il supporto privilegiato per l’ascolto musicale.

Dal Walkman in poi, i riproduttori di audiocassette

Ma non è possibile parlare di audiocassette se non si tiene conto dei dispositivi preposti alla riproduzione. Furono Akio Morita, Masaru Ibuka e Kozo Ōsone, tre ingegneri della Sony, ad inventare il Walkman, un dispositivo di riproduzione portatile che cambio l’attitudine all’ascolto dei giovani consumatori a partire dal 1978.
Se il mangiadischi, per dimensioni e portabilità, rappresentava in qualche modo l’antenato del Walkman, dopo le autoradio corredate di “mangiacassette”, il gingillo del marchio giapponese consentì di portarsi la musica del cuore in ogni luogo e di inventarsi uno spazio altro e intimo dentro la velocità della frenesia urbana.
L’apice delle audiocassette viene quindi raggiunto durante gli anni ottanta, per cominciare il suo lento declino nel decennio successivo, lasciando il posto ai CD e all’inarrestabile sviluppo della musica digitale.

Mercato o retromania? Il vinile e le audiocassette

Negli ultimi dieci anni il vinile è tornato al centro delle vendite per quanto riguarda la musica fisica. In verità non era mai scomparso nella vita di collezionisti e cultori, lo dimostrano le fiere dedicate alla vendita di dischi, occasioni di incontro sempre vitali e altamente frequentate. Ma è durante gli anni dieci del nuovo secolo che anche le nuove generazioni cominciano ad avvicinarsi a questo fantastico supporto fino a trasformarlo in una consuetudine di acquisto, indirizzando in qualche modo i nuovi tentativi del mercato di riappropriarsi di un formato dismesso dopo l’ultimo boom degli anni novanta.

L’audiocassetta sembra aver seguito la stessa onda nostalgica del vinile, con un ritorno estetico e produttivo agli anni ottanta di minor intensità rispetto al fratello maggiore, ma da tenere in considerazione.
Piaccia o meno, lo dimostrano alcuni artisti e alcune etichette discografiche, che scelgono il nastro tra i supporti di pubblicazione per le nuove uscite.
Nella circuitazione collezionistica alcune audiocassette sono improvvisamente schizzate in alto per quanto riguarda il valore e sono stati immessi nel mercato una serie di riproduttori portatili che recuperano, imitano e in alcuni casi arricchiscono l’esperienza inaugurata dalla Sony alla fine degli anni settanta.

Il Nikkei, ovvero l’indice di borsa giapponese, ha evidenziato una consistente crescita delle vendite di audiocassette nel 2023, una rinascita che da un punto di vista diverso viene testimoniata anche da una bella sequenza dell’ultimo film di Wim Wenders. Una popolarità che in Giappone ha spinto all’apertura di nuovi reparti di vendita specializzati dove si vendono nuovi prodotti e cassette usate. Secondo alcune statistiche e le testimonianze raccolte da un’indagine fatta a Tokyo, attraverso i negozi della Tower Records, i maggiori acquirenti sono i giovani tra i 20 e i 30 anni. Sempre a Tokyo esiste un negozio chiamato Waltz che vende esclusivamente audiocassette.

Negli Stati Uniti, già nel 2022, le vendite di audiocassette avevano registrato un’impennata positiva del 28 per cento rispetto all’anno precedente, con 440.000 unità vendute.

We Are Rewind Cassette Player: audiocassette con stile

Tra i riproduttori che seguono una specifica filologia estetica per quanto riguarda design, materiali e funzioni c’è quello prodotto dalla francese We Are Rewind, nome azzeccatissimo che recupera e cita la retro-magia di Michel Gondry.
Commercializzato con i nomi di alcuni artisti del pop e del rock internazionale, tra cui Kurt, Serge, Keith e Amy, il Cassette Player di We Are Rewind è un oggetto in alluminio dal design molto bello, costituito da materiali solidissimi e corredato da alcuni accessori utili per l’utilizzo e la portabilità.
Le cuffie, vendute separatamente, sono un gioiellino vintage che recupera lo stile di quelle anni ottanta, molto simili a quelle che possiamo vedere in un’iconica sequenza del “Tempo delle Mele“. Corredate delle mitiche spugne arancioni per proteggere gli auricolari, sono in realtà un mix tra gusto retrò e tecnologia.


Sfruttano infatti la connettività Bluetooth per dialogare con il riproduttore di cassette e ovviamente possono essere utilizzate anche con altri dispositivi.
Una Belt clip da agganciare alla cintura dei pantaloni è il terzo prodotto essenziale del brand francese per completare l’esperienza con il loro Cassette Player.

L’abbiamo trovato irresistibile e provato per voi con un lungo video test che oltre alle funzioni principali di riproduzione, mostra quelle di registrazione presenti on board e alcuni consigli per acquisire e digitalizzare la vostra collezione di audiocassette.

We Are Rewind Cassette Player, il video unboxing e il test

We Are Rewind Cassette Player, la nostra valutazione

Il riproduttore portatile di audiocassette della francese We Are Rewind passa a pieni voti il test per la solidità dei materiali e per la meccanica.
Non è scontato il fatto che player portatili di nuova generazione siano in grado di trainare senza problemi anche nastri di durata superiore rispetto a quelli originali immessi sul mercato.
Il player si comporta molto bene anche con nastri da 100 minuti e li riproduce senza intoppi fino in fondo.
Molto veloce il riavvolgimento e l’avanzamento, unica pecca non è presente la funzione autoreverse.
Il dispositivo però permette di registrare su supporto vergine, una funzione spesso assente su dispositivi di questo tipo. Nel nostro video vi facciamo vedere tutti i passaggi, inclusa la successiva acquisizione di musica registrata con il riproduttore.
Il player consente infatti la registrazione di musica e audio attraverso un ingresso Jack stereo 3,5 che consente di connettere dispositivi di varia natura, da un giradischi ad un registratore digitale.
Noi il test, come potete vedere nel video, lo abbiamo fatto con un campionatore portatile, recentemente esaminato qui su indie-eye.
Purtroppo non c’è alcuna possibilità di monitorare la registrazione in ingresso, ma nel nostro test non abbiamo mai rilevato fenomeni di clipping oppure strane distorsioni.

Ottima la connettività Bluetooth 5.1 delle cuffie, che consentono anche tre equalizzazioni diverse del suono, con la pressione ripetuta del pulsante che corrisponde al padiglione destro.
La migliore delle tre equalizzazioni è quella “boost” che esalta i bassi, perché restituisce un suono più corposo e tridimensionale.
Buona l’uscita cuffie con cavo Jack 3,5, che è anche l’unica uscita che consente di digitalizzare, per esempio su un computer, il contenuto della vostra collezione di audiocassette.

La risposta in frequenza con cassette Type I è 30hz – 12500hz. Il dispositivo registra bene anche sulle Type II al cromo.

Il Wow and Flutter, ovvero il grado di precisione e regolarità nella rotazione dei dispositivi meccanici e in questo caso, nel trascinamento del supporto magnetico è indicato dal produttore di ±0.2%, ovvero il parametro di buona qualità (second class) per i riproduttori hi-fi e portatili, secondo la tabella degli standard internazionali.

Il modello che abbiamo esaminato è Amy Giallo/Nero e viene venduto da We Are Rewind per 159 EURO.

Le Cuffie si trovano sempre nello store ufficiale per 49 EURO, e la Belt Clip di supporto viene venduta a 29 EURO

Nello store del sito ufficiale sono presenti altri prodotti, tra cui una linea di cassette vergini Type I C60 e un rack per collezionare i vostri nastri, sul modello di quelli in plastica arancione diffusi e popolarissimi negli anni 80.

We Are Rewind è anche cultura, dedica infatti uno spazio ampio alla storia e alla conoscenza delle audiocassette con un Blog che potete leggere da questa parte. A chi acquista un loro prodotto, offre anche il 50% per tre mensilità consecutive di Next Wave, il magazine britannico dedicato esclusivamente alla cultura delle audiocassette, che viene pubblicato rigorosamente su carta e che regala audiocassette allegate. La pagina in collaborazione con We Are Rewind si trova da questa parte.

Redazione IE
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