The Headset, album di debutto.

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the headsetEsordio con un album full lenght per The Headset intorno ai primi mesi del 2006; più di un anno dopo la pubblicazione del primo EP Ask Her Twice. La band di NYC formata da Jordan Blaugrund, suo fratello Mike, Eliot Wadsworth e Brett Sherman si è fatta le ossa nel circuito dei concerti che contano dell’area Newyorkese; al momento di Ask Her Twice proponevano un suono narcolettico e interessante che si concedeva più di un ammicamento alla tensione dei Television di Adventure con un mood meno accattivante e furbastro di quello rabberciato dai fastidiosi Franz Ferdinand, ma a mio avviso con qualche carta in più da giocare sulla complessità del tessuto narrativo. Aspettiamo di essere ricoperti di insulti per questa affermazione, che del resto siamo costretti a rimangiarci per la qualità dei brani in anteprima presenti nel sito  ufficiale della band e relativi all’album in uscita. Se si esclude l’arrangiamento traditore di Modern Class, ascoltabile da questo link in versione streaming windows media, sembra di sentire i Verve in fase di declino dolceamaro, ma ancora più irritanti. Se non ci credete, provate Late For The show, Ashcroft in salsa Doors, oppure Way Past Used, al cui confronto l’Iggy Pop di Blah Blah Blah era un ardito sperimentatore. Già leggo i nomi di Coldplay, Jeff Buckley e dio sa solo cosa, tirati fuori dal cilindro come possibile misura sonora. Una fantasia critica emozionante, non c’è che dire.