martedì, Marzo 19, 2024

Francesco De Gregori sul palco del Vittoriale: da poeta a poeta la casa del Vate si apre

È il turno di Francesco De Gregori al Tener-a-mente, venerdì 13 luglio il cantautore romano occuperà il palco dell’Anfiteatro del Vittoriale per un live d’eccezione. Da poeta a poeta, la casa del Vate si apre per ospitare uno degli artisti più rappresentativi della canzone italiana.

Si chiama “TOUR 2018” il viaggio che De Gregori sta conducendo per i palchi della penisola italiana. Con lui, sul palco di Gardone Riviera, Guido Guglielmetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal street guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte. Una novità per il pubblico italiano, abituato ad assistere a concerti solisti del Principe.

In realtà, il dispiegamento di musicisti è già stato rodato, con successo, in occasione del tour in Europa e negli Stati Uniti (con tappe in capitali come Londra, Parigi, New York, Boston). In scaletta sia pezzi classici, i grandi successi memorabili che da decenni passano di bocca in bocca, ma anche piccoli inediti, pezzi nascosti dalla diffusione limitata e raramente eseguiti del vivo.

Come lo stesso De Gregori ha detto: «Mi fa piacere quando il pubblico riconosce un pezzo dalle prime note – dichiara De Gregori – ma mi piace anche quel silenzio un po’ stupito che accoglie le canzoni meno conosciute. La bellezza del live è anche questa, la scaletta non deve essere scontata, bisogna mischiare le carte». Sicuramente il Principe avrà in serbo qualche asso (di un colore solo?) per il pubblico del Vittoriale come i pezzi tratti dall’ultimo lavoro, risalente a febbraio 2017, dal titolo Sotto il Vulcano, disco dal vivo in omaggio al grande amico di De Gregori, Lucio Dalla o selezioni da progetto del 2015, Amore e furto, album dedicato ad uno dei punti di riferimento del cantautore romano: Bob Dylan. Modello immortale fin dai primi anni giovanili, con il quale De Gregori ha trovato il coraggio di misurarsi rileggendo e traducendo 11 classici.

Giulia Bertuzzi
Giulia Bertuzzi
Giulia vede la luce (al neon) tra le corsie dell'ospedale di Brescia. Studia in città nebbiose, cambia case, letti e comuni. Si laurea, diventa giornalista pubblicista. Da sempre macina chilometri per i concerti e guadagna spesso la prima fila.

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