Jennifer Castle – Castlemusic (Flemish Eyes, 2011)

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Per gli appassionati di perle rare e recuperi “fuori stagione” ecco a voi miss Jennifer Castle. Dopo aver registrato a nome Castlemusic, la cantautrice di Toronto (voce fantasma tra gli altri per Ryan Driver, Fucked Up e Constantines) pubblicava lo scorso anno il primo lavoro a suo nome, in cui arricchiva le proprie composizioni acustiche (guitalele la sua arma preferita) con una strumentazione più varia e raffinata, aspirando a una cifra personale che se da una parte si presenta come una buona summa di cantautorato tutt’altro che irriconoscibile, dall’altra riesce a farsi interessante in quei piccoli sprazzi di inquietudine di cui Castlemusic è disseminato. È così che Summer, in apertura, da blues immacolato per voce cristallina finisce per trasformarsi tra tenui riverberi in una danza a occhi chiusi mesta ed ammiccante. Cristallina sì, vagamente Joni in quel suo saliscendi tra falsetti e sussurri, alle prese con una forma canzone piuttosto classica (Neverride, Way of The Crow) che a tratti ricorda una Melanie meno sanguigna o Amy Annelle, un’altra anima sommersa e schiva della scena indipendente. L’inquietudine di cui si parlava eccelle nei due minuti di Misguided, flauto ed organo immersi nei consueti riverberi a creare un ovattato andirivieni tra una parete e l’altra, e nella successiva Remembering: piano e voce purissima escono dalla loro trita formula per rispolverare intuizioni vagamente allucinogene, alla maniera della prima Sarah Slean, con cui la compatriota Jennifer ha in comune suggestioni figurali oltre che sonore. Suggestioni sottili, che lasciano dischi come Castlemusic lontano dal radar, ma colpiscono piacevolmente l’ascoltatore che vi si imbatte per fortuna o per caso.

 

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Jennifer Castle su myspace

 

Tracklist

Summer (for P.L.C) (3:17) | Neverride (2:51) | Powers (4:29) | Way of The Crow (3:22) | You Don’t Have To Be (4:15) | Misguided (2:14) | Remembering (4:05) | Poor As Him (4:45) | The Friend (2:01)