venerdì, Luglio 11, 2025

Michele Faggi

Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.
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Amour Apocalypse (Peak Everything) di Anne Émond: recensione, Cannes 78

Cambia apparentemente registro narrativo Anne Émond, ma nel tocco leggero di una commedia situazionale che sospende l'incredulità, trova le ragioni dell'amore sul bordo del baratro, rinnovando il suo cinema acuminato e ricco di vitali antinomie. Visto a Cannes 78 nella sezione Quinzaine des cinéastes. La recensione

Des preuves d’amour di Alice Douard: recensione, Cannes 78

Due madri. Una biologica, l'altra potenzialmente adottiva, per le leggi che regolano la maternità delle coppie omosessuali sposate. Alice Douard, dopo una serie di bellissimi corti, approda al lungometraggio ed estende un precedente film breve intitolato "L'attente". Des preuves d'amour, visto alla 64/ma Semaine de la Critique a Cannes 78, è racconto morale declinato con la leggerezza della commedia, ma anche un commovente cinema dell'at-tendere.

A Useful Ghost di Ratchapoom Boonbunchachoke: recensione, Cannes 78

Il thailandese Ratchapoom Boonbunchachoke espande le premesse condensate nel suo primo cortometraggio e si conferma voce originale e inventiva nel cinema globale. Dall'animismo al fantasma come rimosso politico, il cinema queer del regista vive di contaminazioni eccentriche, eppure radicate nel rigore di un cinema dell'occhio. La recensione di "A useful ghost", visto a Cannes nella sezione Semaine De La Critique

Kika di Alexe Poukine: recensione, Cannes 78

Dopo una serie di film creativi che attraversavano i codici del cinema del reale, Alexe Poukine realizza il suo primo film di finzione con la consueta capacità di tratteggiare un ritratto femminile fuori dalle convenzioni, ma con una liberà addirittura maggiore nell'impiego di molteplici registri. La commedia trascolora nel dolore, il dolore nella dimensione del tragico. Visto a Cannes nella sezione Semaine De La Critique. La recensione

Death does not exist di Félix Dufour-Laperrière: recensione, Cannes 78

Archipel era la summa del lavoro fino a quel momento sviluppato da Félix Dufour-Laperrière, per l’imponente impegno realizzativo e la polimorfia estetica impiegata come morfologia plurale di quelle isole immaginarie al largo del Québec. Nel nuovo Death does not exist, il “paese fatto di tutti i paesi perduti”, si trasforma radicalmente in un territorio interiore, dove politica e identità vengono comunque sollecitate, a partire dalla collocazione dell’individuo sull’orlo di una realtà al collasso. Visto a Cannes 2025 nella sezione Quinzaine des cinéastes. La recensione

L’aventura di Sophie Letourneur: recensione, Cannes 78

Il Cinema di Sophie Letourneur ancora una volta sospeso tra apparente euforia e disgregazione, racconta con un tocco personale e senza compromessi, la perdita di se stessi nella frammentazione dell’esperienza quotidiana. Il falso movimento di un nuovo viaggio in Italia descrive la cancellazione emotiva di una donna. Visto nella sezione Acid a Cannes 2025

Reedland di Sven Bresser: recensione, Cannes 78

Esordio nel lungometraggio per il regista olandese Sven Bresser. Reedland, film che denuncia volontariamente la propria ispirazione pittorica, sovrappone le tentazioni del crimine al desiderio di protezione della comunità, all'interno di un paesaggio olandese spettrale e indifferente. La recensione del film visto a Cannes nella sezione della 64/ma Semaine de La critique

Il cinema italiano scrive al Ministro Giuli: basta polemiche pretestuose, il settore è in crisi

Dalle polemiche pretestuose contro Elio Germano e Geppi Cucciari alla crisi sistemica. Il cinema italiano invia una lettera aperta al Ministro Giuli e chiede provvedimenti più rilevanti che tornino a considerare il settore competitivo a livello internazionale. Il testo

Michele Faggi

Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.
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