venerdì, Maggio 17, 2024

Paulette di Jérôme Enrico

Una pensione sociale di 600 euro è cosa che costringe a frugare fra i cassonetti della spazzatura, prima o poi, e ben lo sa Paulette, una settantaquattrenne Bernadette Lafont ancora saldamente sulla scena per un personaggio che le calza a pennello. La figlia (Axelle Lafont) ha sposato un poliziotto nero e a lei proprio non va giù di avere un nipotino caffelatte (Ismael Dramé) che chiama scimmietta e tiene alla larga; i cinesi si son presi la sua pasticceria (e lei li ha ripagati mettendo scarafaggi nella minestra, salvo poi andarsi a confessare dal parroco (Pascal ‘Nzonzi), ahimè, nero anche lui); il marito (il suo Francis!) se n’è andato affogandosi nell’alcool dopo il tracollo economico; ora arriva perfino l’ufficiale giudiziario a pignorarle i vecchi mobili nello squallido interno del palazzone di una banlieu dove di Parigi neanche l’ombra. Per completare lo scenario, il vicino vedovo dal look affettato del vecchio marpione (André Penvern) tenta approcci ogni volta che apre la porta di casa.
Paulette è xenofoba per chiara scelta, sa quando mostrare il dito medio a qualcuno, non ha nessuna voglia di suscitare simpatia e nessuno le è simpatico, deve solo tirare a campare zigzagando nella spazzatura che la terza età non le risparmia.
Cosa di più normale, allora, se le viene un’idea quando, tra le sue mani, piomba un bel panetto di hashish? Era lì, accovacciata dietro un cassonetto, a seguire la fuga di quei ragazzotti maleducati e pieni di soldi sempre bivaccati sul portone, inseguiti dalla polizia! Grandiosa svolta nel train de vie, Paulette diventa “Nonna Spinello”, rivelando notevoli doti manageriali nel trattare percentuali d’incasso con il boss malavitoso (Paco Boublard). I suoi metodi di spaccio sono così alternativi da far impennare i guadagni, come sempre accade quando un’idea nuova spiazza tutte le vecchie strategie di vendita. Con le amiche, uno stupendo staff  tra i settanta e gli ottanta (Françoise Bertin, Dominique Lavanant e Carmen Maura) crea una task force imbattibile allorchè, scoperto il suo segreto, le “ragazze” non esitano neanche un secondo di troppo a collaborare.

Ciò che accadrà da quel momento in poi è cosa da scoprire andando a vedere questo delizioso film di Jérôme Enrico, sapendo che si troverà humor sparso a piene mani con intelligente dosaggio, una fotografia della realtà senza pietismi né moralismi, una favola metropolitana a lieto fine che pesca nella cronaca giornaliera di miseria e solitudine (a Parigi un’anziana donna era stata presa da poco con le dosi nella borsa della spesa) regalandole un finale forse impossibile, certo auspicabile.

L’attacco di Casta Diva in incipit non lascia dubbi sull’ottima qualità della pasticceria dell’ormai ex “Nonna Spinello”, ormai adeguatamente ravveduta e moralmente risarcita, nel finale.

Paola Di Giuseppe
Paola Di Giuseppe
Paola di Giuseppe ha compiuto studi classici e si occupa di cinema scrivendo per questo e altri siti on line.

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