lunedì, Aprile 29, 2024

The Angels’share di Ken Loach, l’incontro con la stampa a Cannes 65

Ken Loach a Cannes per presentare The Angels’share, commedia agrodolce sul riscatto di un giovane pregiudicato di Glasgow. Insieme al regista hanno incontrato il pubblico dei giornalisti lo storico sceneggiatore Paul Laverty, la produttrice Rebecca O’Brian e parte del cast. In apertura si scherza sul brutto tempo che c’è a Cannes: «Mi ricorda molto la Scozia, mi sento a casa! È il clima adatto per un buon whisky.» dice Charlie Maclean, uno degli interpreti, e a proposito del whisky che nel film gioca un ruolo importantissimo, a cominciare dal titolo che letteralmente indica quel 2% di spirito che si sprigiona nell’aria quando se ne apre una cassa ben invecchiata, precisa Ken Loach: «In questa storia il whiskey per il protagonista Robbie (Paul Brannigan) ha lo stesso ruolo che giocava l’uccellino in Kes per Billy, perché è proprio grazie a whiskey che Robbie scopre il suo talento, la sua energia e la sua determinazione.»

Il film, ambientato a Glasgow, è stato proiettato al Festival con i doppi sottotitoli, per la difficoltà nel comprendere la pronuncia dei giovani protagonisti; a questo proposito interviene la produttrice Rebecca O’Brian: «La lingua parlata nel film è proprio quella che parlano fra loro i giovani di Glasgow, è quindi un elemento imprescindibile nella storia. Per la distribuzione in UK dovremmo però a malincuore operare dei cambiamenti per far scendere da 18 a 15 l’età degli spettatori a cui è vietata la visione, il che è molto ironico se si pensa che il precedente film L’altra verità che conteneva scene di violenza e di tortura molto forti era stato dichiarato dalla censura vietato solo ai minori di 15 anni.»

Ken Loach torna a parlare delle tematiche sociali da sempre alla base del suo cinema : «La nostra intenzione era quella di raccontare un dramma sulla vita di oggi e sulle avventure di un gruppo di persone ordinarie, ma ci interessava che tutto questo potesse avere degli spunti comici. Girare intenzionalmente un film comico è davvero molto difficile, ci deve essere una vera e propria attitudine. Nel caso di The angels’share l’elemento comico è uscito spontaneamente, proprio come accade nella vita, d’altra parte tutte le storie reali offrono spunti di comicità. La classe lavoratrice è sicuramente cambiata nel corso dei decenni, ma quello che chiede è immutato: una casa dove vivere, un lavoro e la sicurezza per la propria famiglia. È su questo che vogliamo insistere. Sono da sempre interessato a raccontare storie di persone che siano reali, perché so che sono quelle che lo spettatore prende di più a cuore. Quando un personaggio è reale non ci si può non preoccupare per lui»

Lo sceneggiatore Paul Laverty : «Abbiamo voluto dimostrare come al di là del dramma della disoccupazione nei giovani ci siano dei sogni e delle aspettative. Loro vogliono davvero fare qualcosa delle loro vite. La storia che abbiamo raccontato è un esempio di questo stato di cose perché è carica di orgoglio, energia e voglia di riscatto.»

Ken Loach ha chiuso ribadendo l’importanza del punto di vista del cinema sulla realtà che viviamo: «La politica è l’unica cosa che opera dei cambiamenti, è triste ma vero. Il cinema però è una delle tante voci della società, ma è una voce forte e importante che identifica il punto di vista di molte persone.»

Redazione IE Cinema
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