mercoledì, Aprile 24, 2024

Il video più bello del 2018 è del 1991

Nella temporalità orizzontale della rete senza più Storia, un video di quasi trent'anni fa si affianca agli elenchi di capodanno, già morti dal momento in cui vorrebbero stabilire un punto fermo, circoscritto da una cornice. Dal 1991, il video piú bello del 2018 ci chiede di ripensare ruoli e posizioni. The Answer, lo splendido brano di Garland Jeffreys e il bellissimo video di Kevin Godley. Buon anno.

Non ha niente a che vedere con la nostalgia. Al contrario il giochino delle classifiche mi sembra vecchio e inerte, incapace di stimolare un percorso, per il mercato e la conoscenza.

Si trascina a fatica da una lista all’altra, senza individuare un’immagine o un suono che racconti davvero la nostra presenza dentro questo database globale dove il frammento è già classificato. L’attività analitica e critica, ora più di prima, dovrebbe indicare percorsi paralleli, scardinare tendenze e metterne a nudo i processi costitutivi.

Quelli creativi prendono forma da concetti già indicizzati, istantaneamente accessibili nel tempo sempre presente della rete, fondata sulla velocità dello scorrimento invece che nella tridimensionalità della Storia. Temporalità orizzontale senza più racconto, che affianca un video di quasi trent’anni fa agli elenchi di capodanno, già morti dal momento in cui vorrebbero stabilire un punto fermo, circoscritto da una cornice.

Fuori da quel quadretto siamo già liberi di scegliere quel che cazzo ci pare, riconoscendo altrove la qualità più viva della nostra immagine interiore.

Il miglior video del 2018 può allora essere del 1991, improvvisa apparizione in un palinsesto infinito, senza passato; un’epifania capace di far brillare una mina nel cuore opaco del tempo digitale.

Kevin Godley interpreta il testo di Garland Jeffreys mentre questo cerca una risposta nell’annullamento di ogni differenza. Un gesto radicale per disintossicarsi da scorie e relitti, verso un vero e proprio percorso di liberazione dalle immagini.

The Answer ci sollecita da una dimensione parallela, trasformando le cicatrici dell’immaginario nella virtualità potenziale del pulviscolo.

Dal 1991, il video piú bello del 2018 ci chiede di ripensare la nostra posizione nella rete connettiva. Porre fine a quelle “profezie che si auto-avverano” per la nostra propensione ad immaginarcele. Fuggire dalla prigione dei nuovi media.

Nel tentativo di risorgere, speriamo di poter morire, lontani da questa asfissiante eternità digitale.

The Answer, Buon anno.

Garland Jeffreys – The Answer – Dir: Kevin Godley

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è un videomaker, un Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana e un Critico Cinematografico iscritto a SNCCI. Si occupa da anni di formazione e content management. È un esperto di storia del videoclip e del mondo Podcast, che ha affrontato in varie forme e format. Scrive anche di musica e colonne sonore. Ha pubblicato volumi su cinema e new media.

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