Il testo di Showroom Dummies, secondo estratto da Trans Europa Express, sembra precorrere in modo sorprendente l’esplosione della videomusica industriale, con una feroce parodia delle sue caratteristiche più demenziali. La sequenza di pose e attitudini che alimentano la macchina promozionale, vengono irrise dal rovesciamento grottesco dei video performativi, in un doppio giocoso e inquietante che sostituisce i Kraftwerk con un gruppo di manichini e viceversa.
Straordinariamente fotografato, tanto da generare una moltiplicazione di idee per artwork futuri nella discografia dei nostri, assolve un doppio ruolo, come capita sovente nella videografia della band tedesca. Attivare un dispositivo di promozione, che in linea con i video prodotti alla vigilia dei codici espressivi imposti da MTV, sintetizzasse l’impollinazione incrociata tra audiovisivo e artwork, creando un continuum visuale nella creazione dell’immagine complessiva che gravitava intorno alla vendita di un prodotto discografico. Ma anche disinnescare quel sistema di codici, introducendo un punto di vista critico, in grado di mettere a nudo la meccanizzazione alienante del processo promozionale stesso.
I Dummies del video, molto simili agli scemi che si muovono in una nota canzone di Battiato, replicano l’allineamento industriale del movimento, della danza, del suono e dell’immagine, dove gli artisti sono parte di una macchina che li riproduce in serie e il balletto, in linea con altre suggestioni legate all’amore dei nostri per le avanguardie storiche, diventa mécanique.
Il video, avrà un’influenza definitiva per l’immaginario videografico degli anni ottanta e anticipa il bellissimo Rock It di Herbie Hancock, diretto da Godley & Creme, straordinari alchimisti di immagini seriali.
I Kraftwerk tornano dal vivo in Italia il 7 Luglio a Firenze e l’8 Luglio a Genova. Leggi l’articolo sul tour 2023 e cerca i biglietti in prevendita.