Cherry Red Records pubblica uno dei cofanetti più succulenti tra quelli curati dalla benemerita label britannica. Un’incursione esaustiva nel folk inglese più “esoterico” e oscuro tra il 1968 e il 1975.
Oscuro perché virtualmente sconosciuto e inaccessibile. Mentre artisti come Fairport Convention, Steeleye Span, Lindisfarne e Strawbs portavano fuori dal circuito più intimo i suoni della musica folk, l’attività dei piccoli club continuava a produrre e a crescere, tanto che a metà dei sessanta si contavano circa 300 locali dediti alla diffusione del genere in tutta l’Inghilterra.
Una rete che rimane intatta soprattutto a nord-ovest, dove il riposizionamento in odor di controcultura con i club che diventano Arts Lab, risultava più arduo e difficile.
In questo contesto nasce l’etichetta Heritage, fondata da Alan Green nel 1968, ex chimico che aveva acquisito un equipaggiamento audio dismesso dalla BBC per allestire uno studio di registrazione e post produzione nella sua casa vicino Manchester.
Da questo momento la Heritage incide e pubblica artisti legati al circuito dei folk Club, con una tiratura limitatissima, che solo in pochissimi casi supera le cifre a due zeri.
L’approccio é quello DIY con gli artisti che si appropriano di metà tiratura per vendere i dischi ai concerti.
La raccolta Cherry Red, pubblicata per la divisione Grapefruit, include tre CD e un booklet storico indispensabile.
I brani complessivi sono 68, e si riferiscono a discografie irreperibili, se non in rarissimi casi e per cifre inarrivabili. Artisti notevoli che niente hanno da invidiare a nomi come Gerry Rafferty, Barbara Dickson e Alan Hull, ovvero quei nomi che sono emersi durante quegli anni, dagli stessi circuiti regionali.
Nel nostro video unboxing di ben 10 minuti, proponiamo un pre-ascolto di una decina di brani, utili a farsi un’idea di questo preziosissimo cofanetto. Vi ricordiamo che il box è il terzo di una serie pubblicata sempre con marchio Grapefruit, dedicata al folk britannico underground. I due titoli precedenti erano ‘Dust On The Nettles’ e ‘Sumer Is Icumen In’.
Per la tracklist completa: Before the Day is done sul sito Cherry Red.